Avezzano, svuota il conto allo zio per giocare al Bingo

Imprenditore torna dal Brasile e in banca non trova più 20mila euro: giovane denunciato

AVEZZANO. Quando il gioco ti prende la mano e addirittura diventa una malattia saltano anche i limiti della legalità. Un uomo di 45 anni di Avezzano è stato denunciato per furto perché ritenuto responsabile di aver sottratto dal conto corrente bancario di un suo zio imprenditore la somma di oltre 20mila euro. Tutti sperperati in una sala Bingo, nel giro di qualche settimana.

Giusto il tempo affinché lo zio di 80 anni tornasse dal Brasile, dove aveva trascorso un periodo di vacanza. L’imprenditore, fatto rientro ad Avezzano, e a corto di liquidi per le spese sostenute nel Paese sudamericano, ha fatto una capatina in banca per ritirare dallo sportello il denaro. «Mi spiace signore il suo conto è vuoto», è stata l’imbarazzata risposta dell’impiegato di banca. L’imprenditore è trasecolato: «Come vuoto? Ci devono essere almeno 20 mila euro, che ho lasciato prima di partire, un paio di settimane fa».

Breve accertamento e gli impiegati dell’istituto di credito verificano che il denaro, a più riprese, è stato ritirato con una carta Bancomat. «Non scherziamo io la carta Bancomat non l’ho mai avuta e non saprei nemmeno usarla».

Invece non era così. Il badge che permette il ritiro contante del denaro agli sportelli automatici la banca lo aveva emesso, ma il suo titolare non lo aveva mai usato. A usarlo ci ha pensato il nipote che, evidentemente, conosceva la scarsa propensione del congiunto nei confronti delle banconote elettroniche e, quindi, dell’inutilità di fargliela tenere in tasca. «Tanto vale», avrà pensato, «che la custodisca io, potrebbe risultarmi utile in qualche occasione».

Un primo prelievo, tanto per provare l’efficacia del codice Pin. Perfetto, funziona. Prima perdita al Bingo. Secondo prelievo. E poi i successivi fino ad esaurimento del conto a cui sono seguite altrettante perdite nella sala gioco.

Lo zio d’America, però, non se n’è stato a guardare. Ha presentato denuncia ai carabinieri e per i militari è stato quasi un gioco da ragazzi scoprire l’autore del furto. Dopo qualche accertamento è bastato loro sovrapporre i prelievi al Bancomat con le perdite alla sala gioco del nipote ludopatico e fedifrago e il risultato è stato la sua denuncia, a piede libero. Del resto, ormai, il conto è vuoto.

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