Avezzano, usura ed estorsione al bar: arrestato

Giovane preso in centro coi soldi fotocopiati: aveva appena riscosso 120 euro commerciante minacciato per restituire somme a interessi elevati

AVEZZANO. Aveva appena riscosso 120 euro in contanti in un bar del centro di Avezzano. Somma che secondo l’accusa era frutto di un’estorsione a un commerciante.

I soldi erano stati preventivamente fotocopiati dalle forze dell’ordine, che ieri pomeriggio hanno fatto scattare la trappola in via Garibaldi, tra il via vai di incuriositi pedoni e automobilisti.

In carcere, con le accuse di usura, estorsione e resistenza a pubblico ufficiale, è finito Vincenzo Morelli, 32 anni, giovane appartenente alla locale comunità rom.

Intorno alle 17, Morelli si è presentato in un bar. Ne è uscito poco dopo, non immaginando di essere pedinato. Il presunto usuraio ed estorsore è stato bloccato mentre saliva su un’auto parcheggiata nelle vicinanze. Dal finestrino della vettura ha cercato di buttare il denaro ma gli investigatori sono stati più abili.

L’uomo, difeso dall’avvocato Franco Colucci, è rinchiuso nel carcere San Nicola. L’inchiesta è affidata al sostituto procuratore Guido Cocco.

Secondo l’accusa, da tempo il giovane arrestato ieri perseguitava un barista. Quest’ultimo si era rivolto a Morelli perché si trovava in difficoltà economiche. Così sarebbe cominciato l’incubo, fatto anche di ripetute minacce.

I tassi di interesse applicati sulle somme da restituire erano sempre più elevate. A un certo punto il commerciante non ce l’ha più fatta e ha chiesto aiuto.

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