Azienda da 80 posti bloccata dai burocrati di municipio e Asl

La Salsa Italia attende le autorizzazioni per produrre sughi L’imprenditore Tirimacco: «Aspetto da un anno»

SULMONA. Ottanta posti di lavoro bloccati per colpa della “lentocrazia”. L’assenza di autorizzazioni del Comune, della Provincia e della Asl tiene al palo un’azienda che attende solo di aprire le sue porte ed entrare in produzione, dando nuovo ossigeno all’anemica economia locale.

L’azienda del settore alimentare, Salsa Italia, produrrà “L’Antica”, un sugo preparato secondo un’antica ricetta della gastronomia tipica locale. In poco tempo l’azienda dovrebbe dare lavoro a una ottantina di lavoratori e ancor più nel futuro, se sarà messa in grado di espandersi con il suo indotto. «Quella che verrà prodotta nello stabilimento di viale dell’Industria è una salsa che ha già riscosso l’apprezzamento di esperti europei, statunitensi e australiani, i migliori gastronomi in campo internazionale», sottolinea l’imprenditore Mauro Tirimacco, ideatore del progetto, «per questo numerosi distributori commerciali di questi Paesi hanno già dato la più ampia disponibilità alla commercializzazione del nostro prodotto, una specialità nata qui nel nostro territorio e che sono certo avrà successo ovunque».

Tirimacco, che ha avviato l’iniziativa già un anno fa, precisa subito di aver agito non solo da imprenditore, che fa il suo mestiere, ma anche da padre di famiglia, rendendosi conto della necessità urgente, per Sulmona e per la Valle Peligna, di un’impresa capace di restituire slancio e vitalità all’economia locale, oggi in condizioni drammatiche. Come sono drammatiche le condizioni sopportate da centinaia di famiglie del territorio, in cerca di lavoro.

«Ho provato grande amarezza, un dispiacere sincero», prosegue Tirimacco, «perché in questo periodo sono venuto in contatto con tante persone senza speranza, prive di un lavoro e di una qualsiasi prospettiva. Non dico questo per apparire un salvatore della patria, non è quello che voglio, ma intendo soltanto sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto gli amministratori di questo territorio, compresi quelli di Comune, Provincia, a fare fino in fondo la loro parte. E spero perciò in un iter burocratico più celere connesso a questa iniziativa imprenditoriale», conclude Tirimacco, «così da soddisfare le legittime attese di persone che chiedono solo di lavorare e vivere una vita dignitosa, per loro e per le proprie famiglie. Non devo far polemica, lancio solo un appello accorato».

Claudio Lattanzio

©RIPRODUZIONE RISERVATA