Balsorano, scontro sullo sbaraccamento

Laurini attacca il sindaco Tordone: procedure disattese e rischi per l’incolumità pubblica

BALSORANO. Inizia lo smantellamento delle baracche post-sisma del 1915 a Balsorano. E il capogruppo della minoranza in consiglio comunale, Guido Laurini, attacca il sindaco Mauro Tordone sulle modalità d’intervento. «Lo sbaraccamento», commenta Laurini, «era già previsto in un progetto approvato, dall’amministrazione dell’ex sindaco Francesca Siciliani e inspiegabilmente congelato. Per tali lavori era stato contratto un mutuo di 300mila euro, esperita una procedura per l’affidamento dell’esecuzione, individuata una ditta e nominato un direttore dei lavori. Inspiegabilmente, ora ai lavori stanno provvedendo due operai comunali, con mezzi e modalità che lasciano sgomenti. Mi sono recato negli uffici interessati e nessuno mi ha saputo dare spiegazioni. Sembra che i lavori siano iniziati senza alcun provvedimento amministrativo ufficiale che revocasse il precedente progetto e disponesse l’intervento in corso. Così come manca la necessaria verifica preliminare, imposta dal codice Urbani sui beni culturali». Non ci sarebbero ordinanze di chiusura al traffico.«Non sono state adottate precauzioni», continua, «in ordine alla recinzione di un cantiere, che è aperto all’accesso di tutti, pur presentandosi con delle pareti pericolanti lasciate in piedi, perché pare che ancora non siano stati disattivati neppure i contatori delle utenze elettriche. Mancano anche recinzioni e cartellonistica stradale e di cantiere».(m.t.)

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