Banca degli occhi: in aumento donazioni e trapianti

3 Febbraio 2013

L’AQUILA. In aumento le donazioni e i trapianti di cornee: il 2012 si è chiuso, per la Banca degli occhi dell’Aquila, operativa all’interno dell’ospedale San Salvatore da 10 anni, con un bilancio...

L’AQUILA. In aumento le donazioni e i trapianti di cornee: il 2012 si è chiuso, per la Banca degli occhi dell’Aquila, operativa all’interno dell’ospedale San Salvatore da 10 anni, con un bilancio positivo: 148 le cornee trapiantate, provenienti da 79 donatori. Di queste, settantanove sono arrivate direttamente da donatori aquilani, diciassette da Avezzano, quattordici da Pescara, quattro da Chieti, due da Teramo, due da Atri, ventiquattro da Campobasso, quattro da Termoli e due dall’istituto Neuromed. I tessuti «processati», cioè trattati, sono stati, invece, 1848: 1322 cornee, 304 membrane amniotiche, 119 sclere e 103 lenticoli. «Lo scorso anno si è chiuso con risultati positivi», sottolinea Germano Genitti, direttore della Banca degli occhi, «e con un sensibile incremento delle donazioni, che ha consentito di ridurre notevolmente le liste di attesa dei trapianti in Abruzzo e Molise». La Banca degli occhi, fondata dal professor Emilio Balestrazzi, si colloca come centro di riferimento regionale per le donazioni e i trapianti di cornee e per le membrane amniotiche in Abruzzo e Molise. Un servizio di eccellenza che può vantare il riconoscimento del Centro nazionale trapianti e la certificazione ISO 9001 2008. Di recente sono stati introdotti nuovi servizi per la diagnosi e la cura delle patologie della superficie oculare e tecniche innovative per il trapianto delle cornee e per il banking dei tessuti. «A novembre 2012 abbiamo ospitato, all’Aquila, il congresso nazionale della società italiana Banche degli occhi», ricorda Genitti, «un utile confronto tra esperti internazionali, in cui sono state gettate le basi per progetti di cooperazione internazionale tra le Banche degli occhi nell’ambito della ricerca e dello sviluppo dei trapianti. Quest’anno, con la collaborazione dell’Asl, stiamo incrementando l’attività di procurement delle cornee attraverso le donazioni, con l’individuazione di figure professionali specifiche negli ospedali di Avezzano e Sulmona. Un dato, quest’ultimo, che dovrebbe tradursi in un ulteriore incremento delle donazioni e in una diminuzione delle liste di attesa per i trapianti». Ma non è tutto. È previsto l’acquisto, da parte dell’azienda sanitaria, di nuovi dispositivi e strumentazioni all’avanguardia, che consentiranno alla Banca degli occhi di implementare le prestazioni. «A breve», spiega Genitti, «utilizzeremo il siero autologo, per la terapia di alcune patologie della superficie oculare e i lenticoli corneali, che consentiranno l’introduzione delle più innovative tecniche di trapianto di cornea come quello endoteliale». Risultati che Genitti, vice presidente della Società italiana Banca degli occhi, definisce «molto soddisfacenti» e che aprono prospettive di crescita per l’ospedale nel campo del trapianto delle cornee.©RIPRODUZIONE RISERVATA