Banca Etruria, altre accuse dai clienti beffati

La contestazione: «Scarsa disponibilità a rilasciare gli atti che ci serviranno per avviare le cause»

L’AQUILA. I risparmiatori aquilani truffati stanno affilando le armi in vista delle iniziative giudiziarie che dovranno essere prese contro Banca Etruria.

Ma l’avvocato Vanna Pizzi, che è stata nominata per portare avanti le controversie, facendosi anche portavoce dei suoi assistiti, denuncia la scarsa disponibilità della filiale pizzolana a rilasciare i documenti sui quali saranno poggiate le cause civili e penali. È stata notata, dunque, una sorta di ostinazione a fronte delle richieste fatte. Il tutto a fronte di iniziative che dovranno essere prese in tempi rapidi.

Le richieste di risarcimento, secondo un ultimo conto, si aggirano sul milione di euro. Ed è vista con diffidenza anche la fretta di creare una nuova banca che possa in qualche modo prendere il posto di Banca Etruria.

Le azioni giudiziarie riguarderanno una richiesta di sequestro dei beni in possesso della banca da inoltrare alla magistratura di Arezzo. Oltre alle denunce penali che saranno presentate alla Procura aquilana. Infatti sembra strano che non possano esserci delle illiceità almeno in alcune pratiche con le quali molti risparmiatori pizzolani o aquilani sono stati indotti a fare delle scelte che poi li hanno portati alla rovina. Forse è difficile dimostrare la truffa, ma si potrebbe anche arrivare a ottenere qualche dichiarazione da parte di impiegati i quali potrebbero essere stati sollecitato oltre il lecito, dall’alto, a smerciare certi prodotti.

Naturalmente viene visto con grande interesse il summit che domani l’amministratore delegato di Nuova Banca Etruria Roberto Bertola avrà con i risparmiatori ad Arezzo.

La delegazione aquilana non dovrebbe essere numerosa, fermo restando che sarà comunque ben rappresentata con la presenza dell’avvocato Pizzi e di altre persone del comitato. Anche perché si tratta, comunque, di una riunione che avrà dei contenuti molto tecnici. Dal 9 dicembre la vecchia Banca Etruria è in liquidazione coatta amministrativa. Commissario è stato nominato l’avvocato Giuseppe Santoni, affiancato dal comitato di sorveglianza. Saranno questi gli organi che porteranno avanti l’azione di responsabilità verso gli ex vertici, forse il più importante compito della procedura. È un passaggio tecnico poco considerato, ma che potrebbe avere significativi risvolti per i risparmiatori che hanno visto bruciati i loro investimenti nei titoli Etruria.

©RIPRODUZIONE RISERVATA