il caso

Battaglia legale sull’Ici tra il Comune e le suore

L’AQUILA. Braccio di ferro, a suon di ricorsi, tra Comune dell’Aquila e Suore Zelatrici sul pagamento dell’Imposta comunale sugli immobili, la vecchia Ici. L’amministrazione comunale ricorrerà in...

L’AQUILA. Braccio di ferro, a suon di ricorsi, tra Comune dell’Aquila e Suore Zelatrici sul pagamento dell’Imposta comunale sugli immobili, la vecchia Ici.

L’amministrazione comunale ricorrerà in Cassazione per chiedere la cancellazione della sentenza della Commissione tributaria regionale che, in merito al pagamento dell’Ici, ha dato ragione all’Istituto delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore Ferrari.

La decisione è stata presa dalla giunta comunale attraverso una delibera. La vicenda risale al 2007, quando le Suore Zelatrici avevano presentato un ricorso alla Commissione tributaria provinciale, impugnando un avviso Ici, con cui veniva accertata una maggiore imposta riferita ai due immobili di proprietà dell’Istituto, situati a piazzale Paoli e in via Sallustio, entrambi danneggiati dal terremoto.

La Commissione tributaria provinciale aveva accolto in parte il ricorso, riconoscendo l’esenzione dal pagamento dell’Ici limitatamente allo stabile di via Sallustio. Sentenza a sua volta impugnata dal Comune dinanzi alla Commissione tributaria regionale, con successivo appello incidentale delle Suore Zelatrici: la Commissione tributaria regionale ha quindi accolto l’appello incidentale e respinto il ricorso del Comune.

Ma l’amministrazione non intende demordere. Secondo quanto deliberato dalla giunta comunale, ci sono tutti i presupposti normativi per portare l’annosa vicenda all’attenzione della Corte Suprema di Cassazione. (r.s.)

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