Bilancio consolidato, l’utile è di 5 milioni 

Tra le partecipate chiusura in rosso per l’Aciam, ma c’è stato il via libera al piano di risanamento

AVEZZANO. Bilancio consolidato col segno più anche per l’anno 2023.
È stato approvato dalla giunta comunale con un utile di oltre 5 milioni di euro, il documento economico-patrimoniale che tiene conto dei quadri finanziari, aggiornati al 31 dicembre, delle diverse società partecipate del Comune di Avezzano. Il bilancio consolidato è il risultato dell’integrazione delle gestioni patrimoniali e finanziarie del Comune e delle sue società partecipate.
Queste vengono fatte rientrare in un unico “gruppo società”, ovvero il gruppo amministrazione pubblica, di cui il Comune è il capogruppo. L’ente comunale, agendo da capofila, aggrega i numeri del proprio bilancio a quelli delle partecipate, così da avere una rappresentazione globale.
È l’assessore Alessandro Pierleoni a spiegare nel dettaglio il contenuto del bilancio consolidato 2023.
«La società Scav, con quota sociale posseduta dal Comune di Avezzano pari al 56,83», spiega Pierleoni, «ha trasmesso in tempo la documentazione necessaria ai fini della redazione del bilancio consolidato per l’esercizio 2023, approvando il proprio quadro economico con utile. Per l’Aciam, dove la quota sociale posseduta dal Comune di Avezzano, quale socio di maggioranza per la parte pubblica, è del 12,20%, invece, la situazione è ben diversa», continua l’assessore bilancio.
«Il Comune, come sempre, ha fatto la sua parte monitorando la situazione di crisi e mettendo in essere gli atti necessari per garantire la continuità aziendale, il proseguimento dell’attività e la salvaguardia dei posti di lavoro», aggiunge.
La società partecipata, infatti, ha presentato un preconsuntivo con una perdita di circa 2 milioni di euro. Nella delibera approvata dal consiglio comunale dell’8 luglio scorso il Comune di Avezzano, contrariamente ad altri del comprensorio come Celano e Carsoli, ha varato il piano di risanamento così come approvato dal tribunale e, con esso, l’assemblea ha dato il disco verde anche alle modifiche statutarie, per permettere all’azienda di poter proseguire il suo cammino. Infine, il Consorzio acquedottistico marsicano si ritiene escluso dall’area di consolidamento in quanto sottoposto a una procedura concorsuale. «Il documento è accompagnato da un’approfondita ricognizione dei diversi quadri erariali che attengono alle partecipate dell’Ente e ai servizi pubblici a rilevanza economica», conclude Pierleoni. (f.d.m.)
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