Biondi si presenta: «Centrodestra unito per la riscossa»

Folla al Ridotto del teatro coi big Pagano, Pelino e Di Stefano «Con un granello di sabbia incepperemo il sistema di potere Pd»

L’AQUILA. «Dall’Aquila può partire la riscossa del centrodestra. Con un piccolo granello di sabbia, incepperemo il meccanismo del sistema di potere targato Pd». Sale sul palco del ridotto del Teatro comunale con mezz’ora di ritardo sulla tabella di marcia il candidato sindaco del centrodestra Pierluigi Biondi. La kermesse di presentazione dell’agenda per una città accogliente, si apre con un video girato alle porte dell’Aquila: protagonista una bimba che porge a Biondi un fiorellino, simbolo di rinascita. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni: sala gremita e big in prima fila. A sostenere la candidatura dell’ex sindaco di Villa Sant’Angelo, tra gli altri, i parlamentari Paola Pelino e Fabrizio Di Stefano e il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano.
«Non vi vedo bene», esordisce Biondi, «ma mi dicono che siete parecchi, che siamo parecchi. L’Aquila, probabilmente, aspettava da molto tempo questo momento, che ci carica anche di grandi responsabilità». Poi la presentazione della squadra di candidati consiglieri delle sette liste che sostengono la coalizione: Rivoluzione cristiana, L’Aquila futura, Forza Italia, Unione di centro, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini e Benvenuto presente. «Tante donne, tanti giovani hanno scelto di essere dei nostri», ha dichiarato. «Abbiamo sconfessato quello che alcuni sostenevano qualche tempo fa, ovvero che il centrodestra era condannato all’opposizione. Non è così. La coalizione di centrosinistra è tenuta insieme solo dal mantenimento del potere in questa città. Per noi, invece, contano la reputazione e il fatto di essere uomini liberi. Non si può offendere l’intelligenza degli aquilani, come fa il centrosinistra. L’esercizio del potere nel Pd arriva al punto da far pagare un dazio a chi ha avuto qualcosa». Poi, l’affondo sulla ricostruzione «confusa e piena di zone d’ombra». «La nostra è una coalizione diversa», ha sottolineato il candidato del centrodestra. «Abbiamo un programma comune e condiviso, che mette insieme concretezza e unione, competenza e professionalità, esperienza e innovazione. Tutto questo all’interno di liste orgogliosamente colorate di rosa», ha dichiarato Biondi sottolineando le 110 candidate donna, «liste meravigliosamente giovani, con un’età media di 42 anni. Sono queste le persone con le quali voglio regalare agli aquilani una città ritrovata, identitaria, accogliente, solidale, inclusiva». Prende in prestito le parole di Francesco Guccini nella “Piccola città”, Biondi: “Sono qui, nei pensieri, le strade che tornano”. «All’Aquila», dice, «ogni viso, ogni dolore, ogni amore, ogni mattone parla. E sono sussurri che dicono non mi lasciare. Dobbiamo gettare le basi perché nessuno vada più via da qui». Biondi ha illustrato i dettagli dell’agenda programmatica basata su quattro punti: ricostruzione, sviluppo, inclusione e identità. «La ricostruzione”, ha concluso, «ha bisogno di una corretta amministrazione che superi la conflittualità permanente e persegua gli interessi comuni».
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