Braccianti senza disoccupazione Protesta silenziosa nella sede Inps

AVEZZANO. Sit-in silenzioso dei braccianti del Fucino rimasti senza disoccupazione. Da ieri mattina una delegazione di lavoratori di aziende agricole ha deciso di occupare l'area antistante l'Inps...
AVEZZANO. Sit-in silenzioso dei braccianti del Fucino rimasti senza disoccupazione. Da ieri mattina una delegazione di lavoratori di aziende agricole ha deciso di occupare l'area antistante l'Inps per manifestare il dissenso contro la mancata erogazione della disoccupazione. Come già accaduto lo scorso anno, infatti, a causa di ispezioni dell'Inps e della Guardia di finanza sono state bloccate circa 600 domande di disoccupazione. «Ogni mattina i braccianti faranno un sit-in silenzioso per manifestare il loro dissenso contro il mancato pagamento delle disoccupazioni che per molti di loro sono fondamentali per vivere», ha commentato Marcello Pagliaroli, segretario Flai-Cgil, «lo scorso anno avevamo 150 lavoratori che per le aziende sotto ispezione non hanno ottenuto la disoccupazione, quest'anno sono diventati 600. Un numero troppo elevato che ha spinto il sindacato a mobilitarsi per trovare una soluzione».
Ogni bracciante deve percepire in media tra i 4mila e i 6mila euro per i mesi in cui non ha lavorato. Per molti questa somma è fondamentale per vivere, pagare l'affitto e mandare avanti la famiglia. Nella protesta di ieri mattina i braccianti si sono limitati a rimanere in silenzio sotto la sede dell'Inps nella speranza di sensibilizzare i dirigenti e spingerli ad affrontare il loro problema. «Abbiamo chiesto un incontro urgente alla direttrice dell'Inps provinciale, Magda Micheli per capire precisamente quanti lavoratori sono coinvolti in questa situazione», ha concluso Pagliaroli, «e se è possibile continuare le indagini nelle aziende senza però bloccare i fondi per la disoccupazione. Cercheremo di arrivare a capo di questa situazione soprattutto nell'interesse dei lavoratori che non sanno come andare avanti». (e.b.)
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