I cagnolini salvati a Paganica (foto Lega del cane)

L'AQUILA

Cagnolini abbandonati appena nati nel prato, salvati da una passante

Sono stati trovati nella frazione di Paganica, avevano ancora il cordone ombelicale attaccato. La Lega del cane: "Sconcertati e avviliti, temiamo per la madre"

L'AQUILA. Cagnolini abbandonati in un prato accanto a un sacchetto nella frazione di Paganica. La fortuna ha voluto che di lì passasse una donna che li ha trovati e quindi salvati riuscendo a portarli a casa. E' avvenuto sabato, ora i cuccioli - quattro bianchi e neri - sono in affidamento alla Lega del cane dell'Aquila tel 329.9064859info@cuccefelici.com).

Chi li ha abbandonati, li ha strappati alla madre probabilmente  quando erano nel sacchetto amniotico. "I cuccioli sono miracolosamente riusciti a uscire dal sacchetto tant'è che quando sono stati trovati avevano ancora il cordone ombelicale attaccato", spiega Caterina Bonati Fagioli, vicepresidente della Sezione di L’Aquila della Lega nazionale per la difesa del cane.

È stato immediatamente allertato il Servizio veterinario della Asl che è intervenuto per mettere in sicurezza gli animali.
“Siamo onestamente molto sconcertati e avviliti: nel 2023 è impensabile che vengano commesse queste atrocità", continuano alla Lega del cane, "stiamo facendo e faremo di tutto per garantire la sopravvivenza di queste creature, ma l’assenza della madre nei primissimi momenti, ci preoccupa molto. La madre starà soffrendo per il distacco dai cuccioli, può incorrere in patologie pericolose quali la mastite, non avendo cuccioli da allattare”.
Sarebbe stato sufficiente contattare il Servizio veterinario o  l'Associazione affinché mamma e cuccioli potessero essere accolti e non gettati come immondizia.

L’abbandono è un reato punito dal codice penale con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10mila euro.

"Da anni la Lega del Cane è al fianco dei cittadini e degli Enti
locali, portando avanti campagne di informazione e sensibilizzazione per prevenire il randagismo: con la sterilizzazione, l’adozione responsabile e la microchippatura è possibile porre fine a questa piaga”, prosegue Bonati Fagioli.
Ringraziamo di vero cuore la nostra concittadina che è intervenuta e non si è girata dall’altra parte soccorrendo questi animali e attivandosi subito per metterli in sicurezza, così come il Servizio
veterinario della Asl prontamente intervenuto. Speriamo che i cuccioli possano sopravvivere, nonostante le criticità".