Campo di atletica, l’assessore all’attacco

Piazza d’Armi e la mancata intesa sulla gestione, critiche alle società che non si sono accordate

L’AQUILA. «L’impianto di atletica di Piazza d’Armi è stato ultimato: mancano solo due giorni di lavoro per disegnare le strisce che andranno a delimitare le corsie del campo. Per quanto riguarda l’omologazione, tutto è stato realizzato a norma e con materiali innovativi che equiparano la nostra pista a quella di Londra».

L’assessore comunale allo Sport Emanuela Iorio ribatte, punto per punto, alle critiche avanzate da Florio Panti, presidente di una delle quattro associazioni sportive interessate alla gestione del campo di piazza d’Armi. «L’omologazione, da parte della Federazione di atletica è solo un passaggio formale», assicura Iorio. «Abbiamo tutte le carte in regola per rendere, al più presto, fruibile la struttura. Sto pensando a una gestione provvisoria, per recuperare i ritardi dovuti all’indecisione delle associazioni sportive, che avrebbero dovuto presentare un unico piano di gestione». L’assessore ricostruisce i passaggi che hanno portato, dapprima, all’impegno delle società di atletica, poi, al mancato accordo tra le stesse, che ha fatto «saltare» la stipula della convenzione con il Comune.

«Da qualche mese abbiamo avviato una consultazione con le società di atletica che operano sul territorio per un’eventuale gestione collettiva dell’impianto», ricorda Iorio. «È iniziato un iter di consultazioni che si sarebbe dovuto concludere a gennaio, con la presentazione del piano di gestione. Le società interessate hanno chiesto più tempo per la redazione del progetto, fino ad arrivare alla scorsa settimana, quando siamo stati messi al corrente dell’assenza di un accordo. Si è fatta avanti solo la società Athletic promotion». Ma, secondo il regolamento regionale per gli impianti sportivi, a cui deve attenersi anche il Comune dell’Aquila, la gestione degli stessi non può essere affidata direttamente a un’unica associazione. «Siamo obbligati, a questo punto, a mettere a gara l’impianto», fa sapere Iorio. «Stiamo istruendo la pratica e, a giorni, il bando verrà pubblicato. Nel frattempo, potremmo avviare una gestione provvisoria: ipotesi sulla quale stiamo lavorando. I ritardi nell’apertura della struttura non sono certo imputabili all’amministrazione, ma alla mancata presentazione del piano da parte delle quattro società che non hanno raggiunto l’intesa. C’è stata una paziente attesa del Comune, che avrebbe dovuto favorire le associazioni».

Monica Pelliccione

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