Carispaq, scattano i sequestri per la maxitruffa dei Parioli

L'AQUILA. Finanzieri alla Carispaq per la truffa dei Parioli. Il pm Luca Tescaroli ha firmato un decreto di perquisizione e sequestro che ha fatto scattare il blitz nelle sedi romane e aquilane. I sequestri romani sono stati effettuati nella filiale di corso Vittorio Emanuele 299 dagli uomini del nucleo speciale di polizia valutaria, mentre i finanzieri aquilani, su delega, hanno fatto visita a Strinella 88. Il pm, nel decreto, chiede di acquisire tutto il materiale utile alle indagini, al fine di «verificare se l'istituto Carispaq abbia provveduto a segnalare operazioni sospette, in relazione alle movimentazioni finanziarie sui conti correnti intestati a Eim, e, più in generale, a far fronte agli obblighi prescritti dalla normativa antiriciclaggio». Il pm vuole sapere «se siano stati emessi assegni a vuoto da parte di Gianfranco Lande, su conti correnti Carispaq, come sostenuto da una persona offesa». Il sostituto procuratore vuole conoscere «se e quale corrispondenza vi sia stata tra la filiale romana e la sede centrale della Carispaq dell'Aquila, con riferimento ai conti correnti intestati presso Eim (European investments management) e agli indagati». Sui conti Eim, dicono gli atti, agiva non solo Lande ma anche l'altro indagato Roberto Torregiani. Conti correnti milionari. I finanzieri «tenuto conto che nella sede Carispaq possano rinvenirsi cose costituenti corpo di reato o comunque pertinenti al reato per cui si procede» hanno avuto mandato di prelevare documentazione bancaria, appunti, agende, file relativi alla gestione dei conti. (e.n.)
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