Iuliana Catalin Bucataru e il suo assassino, Andrei Feru

Carsoli, badante uccisa per gelosia: l'assassino incastrato dal sangue della donna

I carabinieri hanno arrestato Andrei Feru, 52 anni, accusato del femminicidio di Iuliana Catalin Bucataru di 37 anni. Determinanti le indagini del Ris e le testimonianze dei paesani

CARSOLI. Una lite violenta per ragioni di gelosia perché lei aveva ricevuto delle telefonate da un altro uomo. Poi l'arrivo nella casa dove lei lavorava e la violenta aggressione, conclusasi con l'omicidio. Infine il ritorno in auto, sporcata di sangue e che lo ha incastrato. E' morta così Iuliana Catalin Bucataru, 37 anni, uccisa brutalmente da Andrei Feru (52), anche lui romeno, che non sopportava il fatto che lei si sentisse con un altro uomo. L'uomo è stato arrestato per omicidio volontario dopo tre mesi e mezzo di indagini. La ragazza, prima di andare in coma, mentre era a terra sanguinante, avrebbe ricevuto una telefonata da un amico. Le sue ultime parole sono state "sto morendo".

L'esito delle indagini è stato illustrato questa mattina in una conferenza stampa dal sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato, dal comandante della compagnia di Tagliacozzo Silvia Gobbini e dal maresciallo di Carsoli, Umberto Massimo Cicone. La morte della 37enne era avvenuta il 7 novembre 2017 nella casa dove lavorava come badante a Colli di Monte Bove, frazione di Carsoli, e si era pensato a una caduta dalla scala. La svolta è arrivata sopralluogo sul posto che ha determinato come le ferite non fossero riconducibili a una caduta incidentale. Le tracce ematiche presenti sulla scala e sulle pareti erano troppo alte per essere stata una caduta. Poco prima del delitto la ragazza era stata vista in compagnia del suo assassino. Sono poi state ricostruite le sue ultime ore di vita. La testimonianza dell'uomo non era compatibile con quella dei testimoni del paese, che spontaneamente si sono rivolti ai carabinieri per raccontare delle continue liti tra Feru e la povera donna. Durante il sopralluogo erano presenti i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche di Roma. C'è stata una grande collaborazione spontanea della comunità solidale di Colli di Monte Bove. La vittima era ben voluta e conosciuta.

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