Caserma De Amicis, tutto fermo
Il progetto di riqualificazione s’incaglia per via di una fideiussione
SULMONA. Non decolla il progetto di valorizzazione dell’ex caserma De Amicis di via Gramsci. Le trattative tra l’imprenditore Francesco Del Giudice e il Demanio non hanno ancora portato a dare avvio alla rivitalizzazione del luogo. Per questo, il recupero dell’ex edificio militare resta di fatto sospeso. A bloccare l’ingresso del gestore è stata una fideiussione, prevista dal contratto, ma troppo onerosa da sostenere: 40mila euro all’anno. «È stata chiesta non sui fitti, né sulla struttura, ma sul business plan che abbiamo presentato», rileva Del Giudice, amministratore della Margi, che sta valutando se ci siano le condizioni per andare avanti. L’affidamento per 48 anni era stato formalizzato nel giugno del 2023. La società aveva intenzione di creare un bacino di accoglienza per l’Alto Sangro e i suoi impianti di risalita, con navette a disposizione dei turisti per spostarsi. «Opero anche ad Ateleta e quest’estate il turismo montano ha dimostrato che funziona. Sulla caserma i costi sono onerosi». (a.d.a.)
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