Casini: «Più personale sanitario per fronteggiare l’emergenza» 

Il sindaco rinnova l’appello al manager Asl: potenziare reparti Covid e servizi di medicina territoriale A Castel di Sangro risulta positiva una famiglia che ha partecipato a un funerale fuori regione 

SULMONA. Tamponi a rilento, tracciamento nel caos e contagi in aumento. Il sistema di prevenzione sta mostrando delle falle anche nel comprensorio peligno a causa della carenza di personale e di un macchinario che processa per ora solamente 25 tamponi al giorno (e la conferma sull’eventuale positività deve arrivare da fuori, o da Teramo o dall’Aquila).
Per questo il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, chiede all’Asl di aumentare il personale necessario per la seconda fase dell’emergenza.
Alla base di tutto, infatti, restano le carenze di dipendenti dedicati al sistema di tracciamento dei contatti, con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della rapida e fondamentale azione di prevenzione.
«È da questa estate, quando la Valle Peligna ha visto una crescita notevole di casi, che sto chiedendo più personale per affrontare questa emergenza sanitaria la cui seconda fase è solo all’inizio», interviene il sindaco Casini, «occorre che la Asl rinforzi tutti gli organici, attingendo dalle graduatorie attive e utilizzando ogni altro strumento disponibile, senza indugio, recuperando il tempo finora perso».
La Casini fa anche notare che è giunto momento di potenziare tutti i servizi sanitari, che la pandemia ha messo a dura prova già dallo scorso inverno.
«È il momento degli investimenti per potenziare i reparti Covid, ma anche i servizi di medicina territoriale per evitare che i pazienti contagiati non arrivino in ospedale», premette il sindaco, «senza però depotenziare gli altri servizi e reparti negli ospedali Covid free che devono poter operare per garantire il diritto alla salute dei cittadini anche per le altre patologie, perché si può morire anche di altro. Qui a Sulmona attendiamo che si sistemi al più presto il pretriage, come annunciato dal direttore Roberto Testa nel Comitato ristretto dei sindaci, per garantire un percorso più idoneo per i pazienti ad integrazione del servizio di pronto soccorso», conclude il sindaco.
Intanto, ieri è stata un’altra domenica di contagi. Sono dieci i nuovi positivi. Tre sono riferiti a una famiglia di Castel di Sangro, che stando a una prima ricostruzione avrebbe partecipato a un funerale fuori regione. Altri due a Pescasseroli: una coppia di coniugi. Il Covid arriva anche a Barrea che perde la sua immunità dai tempi del lockdown.
Si tratta di una donna non residente, che è domiciliata in paese. Risulta nelle liste anche il tampone positivo di un giovane di 36 anni, svolto all’ospedale di Castel di Sangro, anche se si tratterebbe di un contagio di passaggio. In Valle Peligna i nuovi positivi sono di Pratola: la moglie dell’uomo che era rientrato dall’estero nei giorni scorsi e poi risultato positivo e un’altra persona rientrata sempre in Italia.
Un caso riguarda anche Villalago: è il 40enne che sabato era risultato positivo al tampone rapido processato a Sulmona e per cui ieri è arrivata la conferma.
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