Castelnuovo chiede tempi certi e fondi per ricostruire
In uno dei paesi più colpiti dal sisma qualcosa si muove Il piano prevede una spesa di oltre 90 milioni di euro
CASTELNUOVO. Collaborazione con l’amministrazione che si insedierà dopo le elezioni del 25 maggio. A sollecitare un futuro dialogo con il Comune è l’associazione onlus «Ricostruiamo Castelnuovo» nata dopo il sisma che ha distrutto il 90% del paese. Il piano di ricostruzione della frazione di Castelnuovo è stato approvato nelle scorse settimane, per un totale di 94, 4 milioni. A cinque anni dal terremoto, i residenti vogliono chiarezza sui tempi di attuazione del piano e certezze sull’erogazione dei fondi. Le richieste sono emerse nel corso dell’assemblea dell’associazione, che ha approvato all’unanimità il bilancio e ha poi discusso sul futuro del borgo. «Finalmente, anche grazie al supporto del commissario prefettizio Maria De Bartolomeis che ha gestito il Comune di San Pio delle Camere dopo lo scioglimento dell’amministrazione», ha spiegato il presidente dell’associazione Umberto Alessandrini, «è stato approvato il piano di ricostruzione di Castelnuovo e adesso può partire la fase di presentazione dei progetti per la ristrutturazione dei tanti aggregati pesantemente danneggiati dal terremoto. Purtroppo sono passati ben cinque anni e ci auguriamo che, con l’insediamento della nuova amministrazione, si riesca ad avviare una concreta collaborazione tra l’ente e gli abitanti della frazione. L’assemblea ha preso atto del piano, sottolineando le nuove procedure per la presentazione delle schede parametriche dei progetti. La speranza di tutti è che i fondi destinati dall’ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere sismico, per oltre 94 milioni di euro, vengano erogati regolarmente. Nessuna previsione, a oggi, si può fare sui tempi necessari per la ricostruzione. E questa incognita, unita ai ritardi accumulati, preoccupa non poco i residenti». L’associazione «Ricostruiamo Castelnuovo» ha contribuito alla realizzazione di un parco giochi per i bambini nella zona dove è sorto il villaggio dei Map. E vorrebbe ora completare il progetto con la riqualificazione dell’intera area verde: «Il nostro primo obiettivo, dopo l’incendio che lo ha completamente distrutto, era quello di ricostruire il centro polifunzionale donato dal comune di Segrate. Ma purtroppo», ha aggiunto Alessandrini, «le risorse a nostra disposizione si sono rivelate insufficienti, essendo mancato il contributo dello Stato individuato dal Comune di San Pio delle Camere. Contiamo sull’amministrazione che andrà a insediarsi per riprendere il progetto». Il piano di ricostruzione, il cui responsabile è l’ingegnere Andrea Amico, è stato predisposto con il supporto scientifico del dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Firenze e contiene anche le linee guida per la messa in sicurezza delle cavità sotterranee di Castelnuovo, necessaria in quanto gran parte del centro storico del borgo è interessata da rischio idrogeologico. Il cronoprogramma si articola in 6 anni. Il costo è di 94,4 milioni, di cui 77,8 milioni destinati alla ricostruzione privata e 16,6 milioni per gli interventi pubblici, relativi alla messa in sicurezza del sottosuolo, alla realizzazione delle nuove reti dei sottoservizi, alla pavimentazione degli spazi urbani e alla ricostruzione di edifici pubblici e della chiesa.
Romana Scopano
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