Celano, sfiduciato il sindaco Piccone/ Video La lite in aula: grida e urla/ Guarda

Resa dei conti nella notte in consiglio comunale, arriva il commissario prefettizio

CELANO. A Celano ritorna il commissario prefettizio. Ieri sera l’amministrazione di Filippo Piccone è decaduta: non è stato approvato il bilancio finanziario di previsione 2014/2016. Il primo a sfiduciare il sindaco è stato Adelio Di Loreto (ex assessore allo sport e alla viabilità), il quale in un breve intervento ha motivato la sua scelta di non appoggiare più l’amministrazione, per il fatto di non essere stato coinvolto in troppe scelte fatte dall’esecutivo. Di Loreto ha auspicato l’arrivo di un commissario, che sarebbe in grado di risollevare le sorti del Comune di Celano e comunque di portare avanti quelle grandi opere, come l’impianto fotovoltaico, che sono state avviate dall’amministrazione Piccone. Di fianco a lui, l’altro consigliere “dissidente” Cesidio Piperni (ex assessore ai borghi e all’agricoltura). Voto contrario all’approvazione anche per Domenicantonio Rosati e Elio Morgante. Scontato il “no” dell’intera opposizione.

E’ andata avanti fino a mezzanotte inoltrata la seduta in cui si attendeva la resa dei conti tra la maggioranza e l’opposizione del consiglio comunale di Celano. L’assemblea è iniziata con toni dimessi, purtroppo con un’ora di ritardo rispetto all’orario di convocazione. Momenti di tensione anche tra il pubblico.

 

All’inizio della seduta il sindaco Filippo Piccone ha chiesto a tutti massima prudenza, in modo che l’approvazione del bilancio non diventasse “un mezzo per arrivare ad un fine già segnato”. La seduta, a cui hanno partecipato 19 consiglieri su 20 (mancava solo Carmine Torrelli della maggioranza) è stata affollata da oltre cento persone arrivate al palazzo comunale per assistere all’ assemblea civica. Qualche momento di tensione durante alcuni interventi, anche a causa di alcuni commenti arrivati dal pubblico. Il tutto si è però risolto velocemente grazie anche alla presenza di numerosi rappresentanti di polizia locale, polizia e carabinieri. Come primo atto, il consiglio comunale ha votato all’unanimità l’accorpamento dei nove punti, tutti propedeutici all’approvazione del bilancio 2014. All’ordine del giorno anche il piano triennale delle opere pubbliche (2014/’16), oltre all’aggiornamento del regolamento unico dei tributi comunali. E quindi l’approvazione delle tariffe di Imu, Tasi, Tari. Il primo a prendere la parola è stato il consigliere di minoranza Giuseppe Cleofe, che come prima cosa ha sottolineato il fatto che la convocazione del consiglio è andata anche oltre la disposizione del prefetto dell’Aquila e che anche per questo non è stato possibile determinare in tempo alcune tariffe. “In un periodo di forte crisi economica come questo” ha sottolineato Cleofe, “almeno le famiglie meno abbienti non dovrebbero pagare tasse per servizi di cui non usufruiscono. A Celano c’è anche chi non gode di strade asfaltate e illuminazione pubblica. Sarebbe dovuta essere l’amministrazione a risparmiare su staff, dirigenti e spese per alcuni servizi inutili”. A seguire, Antonello Di Stefano, a nome del Pd, ha invitato il sindaco a riflettere sulla crisi della sua maggioranza, ponendo l’accento su come questa sia il risultato di una gestione inappropriata dell’amministrazione pubblica. Di Stefano nel suo intervento ha ripercorso questi 5 anni quasi di amministrazione, ricordando come non siano state realizzate opere e di come Celano non abbia avuto nessun beneficio neanche dal fatto che il primo cittadino sia stato ed è un parlamentare. A seguire l’acceso intervento di Carlo Cantelmi che ha sottolineato che in un anno ci siano stati a Celano solo due consigli comunali, “fatto grave che mette a rischio la democrazia di un paese”. Il sindaco Filippo Piccone ha replicato al consigliere Di Loreto di essere prudente e di non considerare un commissario alla pari di un sindaco eletto. Soprattutto gli ha spiegato che il commissario si può occupare della sola gestione ordinaria e non di quella straordinaria.

Dopo la mezzanotte, alle 24,12, la seduta si è conclusa con un “tutti a casa”. Il sindaco Piccone non ha più la maggioranza. A Celano ritorna dunque il commissario, che sarà ora nominato dal prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci. Sarà lui a sciogliere definitivamente il consiglio comunale e a prendere le redini della città, fino al voto della prossima primavera. Sono previste per questa mattina due conferenze stampa. Una di Filippo Piccone, l’altra dei consiglieri del Pd.

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