Centro commerciale Ovidio Spuntano quattro acquirenti

2 Novembre 2009

In vista un vertice con la proprietà. I negozianti: vendite colate a picco.

SULMONA. Quattro offerte di gruppi alimentari per riaprire il supermercato. I negozianti del centro commerciale Ovidio continuano a lavorare per mantenere in vita la struttura. Il loro obiettivo è prendere in affitto tutto il capannone. La risposta arriverà entro questa settimana. Finalmente, dopo vari tentativi falliti, i commercianti della galleria del centro commerciale riusciranno ad incontrare il curatore fallimentare che sta gestendo le pratiche di vendita della struttura. Ad annunciarlo, dopo 5 mesi di attesa, sono gli stessi negozianti della galleria commerciale che da giugno sono in autogestione, anticipando i costi e i servizi di pulizia e manutenzione necessari per non far morire il centro commerciale. Dopo la chiusura dell’Ipersidis, nel giugno scorso, i problemi, dovuti a fallimenti in corso e a passaggi societari del gruppo Cpl Imperial, sono arrivati anche per tutti gli altri commercianti.

«Finalmente avremo modo di presentare la nostra proposta al curatore fallimentare» spiega Luigi Di Bacco, gestore del bar interno «noi vorremmo costituirci in cooperativa per gestire la struttura e pagare un affitto fino a 500mila euro all’anno alla proprietà, che invece si è mostrata finora irremovibile e intenzionata solo a vendere. Anche se sappiamo per certo che in altri centri commerciali dello stesso gruppo è stata accettata la proposta dell’affitto. Sono già quattro le proposte per rilevare il supermercato e due relative all’acquisto dei locali commerciali. C’è un Brico che ha mostrato il suo interesse, oltre al Globo, che è già presente, ma che vuole ampliare gli spazi di vendita. Speriamo» conclude «che si riesca a risollevare una realtà importante del territorio, che con tutte le difficoltà, continua a lavorare».

Sono 15 i negozi della galleria commerciale, solo 3 hanno licenze indipendenti, per un totale di un centinaio di lavoratori. Da giugno, cioè da quando ha chiuso il supermercato (con i suoi 26 dipendenti in cassa integrazione), le vendite sarebbero, secondo i commercianti, calate di circa il 60 per cento. A fare da traino i due grandi marchi Globo e Bernardi. Il supermercato è nato nel 1984, dal 1991 si sono aggiunte le varie attività commerciali, poi nell’ultimo anno è arrivata la crisi economica che ha travolto il gruppo Pozzolini (poi Cpl Imperial) che lo gestiva.