Centro giuridico: sul depuratore accelerare i tempi

AVEZZANO. Un obiettivo vecchio di trent’anni: ora, perché l’ambizioso progetto del depuratore unico per la città messo in cantiere negli anni ’90, beneficiario di un finanziamento di 5 milioni 265...

AVEZZANO. Un obiettivo vecchio di trent’anni: ora, perché l’ambizioso progetto del depuratore unico per la città messo in cantiere negli anni ’90, beneficiario di un finanziamento di 5 milioni 265 mila euro della Regione, giunga finalmente alla meta, «urge cambiare il passo». Augusto Di Bastiano, presidente del Centro giuridico, da anni in prima linea nel settore caldo della depurazione, esorta gli addetti ai lavori, l’assessore regionale Emanuele Imprudente, il commissario prefettizio Mauro Passerotti, il presidente e direttore dell’Ersi, Nunzio Merolli e Corrado Rossi, nonché il presidente del Cam Manuela Morgante a «un impegno sinergico affinché i lavori per l’adeguamento e il potenziamento del depuratore di Strada 2 diventino al più presto realtà. È stato fatto un grosso passo in avanti», afferma. «Ad Avezzano verranno depurate le acque reflue civili prodotte da 70.000 abitanti equivalenti, a fronte degli attuali 40.000».
L’operazione farà finalmente “respirare” i residenti dell’area Pozzillo e metterà fine ai problemi dei reflui che confluiscono nei fossi fucensi.
«L’obiettivo finale degli interventi in agenda», ricorda Di Bastiano, «è quello di dismettere il vecchio impianto di Pozzillo, i cui reflui, grazie alla recente rimodulazione dei fondi pubblici finora disponibili, con un nuovo collettore, nel depuratore di Borgo via Nuova, come previsto fin dall’inizio degli anni ’90, quando in maniera illuminata e in anticipo sui tempi e sulle successive leggi italiane e direttive europee per la gestione integrata del servizio idrico, si decise di realizzare un unico grande impianto per la città di Avezzano».
Qui confluiranno anche i reflui civili di Ovindoli, parte di Celano e delle frazioni di San Pelino e Paterno. Non resta che velocizzare le procedure, affinché quel progetto del vecchio millennio arrivi alla meta senza altre proteste.
Per la messa in funzione del depuratore a Strada 2, infatti, nel maggio del 2014 scattò la protesta dei trattori in piazza, guidati da Confagricoltura: in prima fila c’erano anche il Comitato cittadino Acqua nostra di Celano e il Centro giuridico di Di Bastiano. (m.s.)
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