Centro Melusine : «La violenza è in casa e non ha colore»

2011: 97 donne. 2012: 118. Questi i numeri delle donne uccise negli ultimi due anni in Italia. Numeri che ricorda il Centro antiviolenza Melusine dell’Aquila, in una lunga riflessione «sull'ennesimo...

2011: 97 donne. 2012: 118. Questi i numeri delle donne uccise negli ultimi due anni in Italia. Numeri che ricorda il Centro antiviolenza Melusine dell’Aquila, in una lunga riflessione «sull'ennesimo femminicidio». «Se provassimo a farne una questione di numeri, dovremmo osservare che numericamente N ha la pessima abitudine a tendere all'infinito», si legge. «Ogni anno, anche quello appena concluso, questo numero N cresce. E il nuovo anno è cominciato fin troppo presto.

E invece questa successione di morte deve finire, che nulla ha a che fare con la passione. La passione rinvia all'amore. Qui invece il protagonista è l'odio, è la paura. Orjeta, la donna assassinata insieme al suo nuovo compagno, ritiene di avere la libertà di fare delle scelte, per se stessa, per la sua vita, in questo caso anche per i suoi figli, e agisce questa libertà. E sceglie.

Per questo viene uccisa, da un uomo, il suo ex marito, che non sopporta quella libertà, non la riconosce a qualcosa, "qualcosa", che gli appartiene, punto e basta. E allora, semplicemente, la elimina». «C'è sgomento in città», prosegue le nota. «Signori, in questa città, come in ogni altra città di questo Paese, succede invece tutti i giorni.

Succede tutti i giorni che uomini, italiani o stranieri, colti o analfabeti, ricchi o poveri, torturano e tentano di annientare le loro mogli, fidanzate, compagne di una vita o di una sera. Il violento ha le chiavi di casa. Lo sanno bene i tanti Centri antiviolenza che operano in Italia».