Città in lutto per la morte di don Casertano

Il sacerdote, 67 anni, si è spento a Bergamo contagiato dal Covid-19. Il dolore del Don Orione
AVEZZANO. Avezzano piange la scomparsa di don Claudio Casertano, sacerdote nel santuario di Don Orione dal 2004 al 2009 e dal 2015 al 2018. Il religioso aveva 67 anni ed è stato contagiato dal coronavirus che lo ha portato via in soli tre giorni a causa della sua salute piuttosto cagionevole. Si è spento lunedì sera nel centro della Piccola Opera di Don Orione a Bergamo. Si tratta del terzo confratello della comunità bergamasca morto a causa delle complicanze respiratorie del Covid-19. Don Claudio Casertano era nato a Roma il 5 novembre del 1952 ed aveva mosso i primi passi come insegnante. Poi, nel novembre del 1978 era entrato nella congregazione e dopo dieci anni era stato ordinato presbitero dall’allora Papa Giovanni Paolo II a San Pietro. Don Claudio nel corso dei suoi 31 anni di sacerdozio ha esercitato il suo ministero in diverse città italiane.
Dalla Capitale era stato mandato prima a Palermo e poi ad Avezzano. Nella parrocchia avezzanese di Don Orione era arrivato per la prima volta nel 2004. La notizia della sua improvvisa scomparsa ha gettato nello sconforto l’intera comunità e tante generazioni di ragazzi e ragazze che al tempo frequentavano il centro giovanile Don Orione, meglio conosciuto come Cesolino, di cui il sacerdote è stato responsabile durante la sua permanenza nella Marsica. Nella diocesi il religioso ha rivestito anche il ruolo di assistente ecclesiastico della comunità Masci di Avezzano, il movimento adulti scout cattolici. Aveva lasciato la Marsica alla volta di Ercolano e poi di Anzio. Nel 2015 era tornato ad Avezzano. Sempre in prima linea a favore dei più deboli, don Claudio Casertano ha prestato la sua opera religiosa partecipando attivamente a due esperienze missionarie in Giordania dal 1988 al 1991 e in Argentina dal 1998 al 2004, dove è custodito il cuore di Don Orione. Nel 2018 la lasciato di nuovo Avezzano per la Piccola Opera di Don Orione a Bergamo dove è stato consigliere della Casa e cappellano. «Ho conosciuto don Claudio nel centro orfani Don Orione di Monte Mario (Roma) quando ancora non era sacerdote, ma faceva il vicepreside nella scuola San Filippo Neri» ricorda commosso don Bruno Fraulin, parroco nel santuario Don Orione di Avezzano. «È stato sempre vicino ai più fragili prendendosi cura prima degli orfani e poi dei disabili e degli anziani bisognosi assistiti nei nostri centri. Per la sua preparazione è stato mandato in missione sia in Giordania che in Argentina. Ha sempre mostrato grande disponibilità, accettando di spostarsi dove c’era più bisogno, pronto a dispensare amore secondo l’insegnamento di Don Orione: “nel più misero degli uomini brilla l’immagine di Dio”. La sua scomparsa è una grossa perdita per la nostra comunità religiosa che opera in tutto il mondo».
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