l'accoglienza

Civita d'Antino, il vescovo abbraccia i profughi

Monsignor Antonazzo incontra gli immigrati cattolici provenienti da Asia e Africa. E il sindaco Cicchinelli respinge le critiche

CIVITA D’ANTINO. Il vescovo della diocesi di Sora, Gerardo Antonazzo, ha fatto visita ai profughi ospitati nella country house “Le Rosce” di Civita D’Antino.

«Monsignor Antonazzo ha abbracciato i ragazzi, che sono cattolici e che lo hanno atteso con grande ansia», riferisce Antonina Piperni, la titolare dell’agriturismo immerso nel verde della Valle Roveto, «ha apprezzato molto la struttura e la sua tranquillità».

«I giovani ci hanno aiutato a ripulire il viale», va avanti, «hanno falciato e messo a posto. Hanno pregato con lui e ora sono più sereni».

I profughi ospitati a Civita sono arrivati solo qualche giorno fa, dopo essere sbarcati in Sicilia. Vengono dall’Africa e dall’Asia e in Italia cercano un lavoro.

Sono stati identificati dai carabinieri della stazione di Morino, che ieri, insieme al vicesindaco Paolo Fantauzzi hanno accolto il vescovo. Piperni ha risposto, come imprenditrice, a un bando elaborato con urgenza dalla prefettura, che segue le direttive del governo italiano e la sua country house è risultata idonea per ospitare i profughi che chiedono asilo politico all’Italia.

Intanto, il sindaco di Civita, Sara Cicchinelli, in questi giorni è stata violentemente attaccata su facebook, sulla gestione dell’arrivo degli immigrati. Dal social network arriva anche la richiesta delle sue dimissioni.

«Si tratta solo di poche persone», commenta il sindaco, «prima dell’arrivo di questi giovani ho scritto anche al prefetto per chiarire che il nostro è un piccolo centro e per informarlo che in paese qualcuno era contrario. Abbiamo avuto delle perplessità ma la situazione è sotto controllo e non c’è nulla da temere».

Magda Tirabassi

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