Civitella Roveto: offese e vetri contro le finestre, nuovo caso di attacchi omofobi

La vittima, un 39enne, ha riferito anni di molestie e atti vandalici subiti dalla sua famiglia. Recentemente sono cominciate le chiamate anonime con minacce
CIVITELLA ROVETO. Ancora una denuncia sociale che riporta il territorio alle barriere culturali e interpersonali del secolo scorso. Quando le libertà sentimentali erano opinabili e si guardava al “diverso” con sospetto. Stavolta il caso riguarda un uomo di 39 anni di Civitella Roveto. Da anni costretto a subire le aggressioni di un gruppo di omofobi. Solo pochi giorni fa ha deciso di chiedere aiuto ai carabinieri. Perché gli episodi di violenza sono aumentati e sono cominciate le telefonate anonime di minacce.
«Non agisco solo per me. Io solitamente tendo a farmi scivolare tutto addosso. Ma ho paura per la mia famiglia», confida al Centro. Il padre è malato da anni. Ciò nonostante le persone che lo hanno preso di mira non hanno risparmiato offese gravissime a lui e a sua moglie. «Sono almeno cinque anni che subiamo attacchi e danneggiamenti. Vengono sotto casa nostra di notte, col buio, e lanciano contro le finestre sassi e bottiglie di vetro. Quando ci affacciamo per vedere di chi si tratta, loro sono già nascosti. Ci urlano di tutto. A me e ai miei genitori». Dietro gli insulti e gli atti vandalici, la presunta omosessualità del 39enne. Che vive le proprie relazioni con enorme discrezione. E conserva le proprie preferenze nell’intimità dei suoi legami.
Domenica sera, dopo l’ennesima visita sotto casa di un gruppo di malintenzionati, l’uomo ha chiamato il 112 e sul posto sono intervenuti i carabinieri di Morino. Due diverse denunce. La prima per i lanci di oggetti sotto casa. La seconda per i contenuti delle telefonate anonime. «Ti lanciamo giù dalle scale», tra le altre cose. E poi ancora offese scurrili di stampo omofobo. A cui si aggiunge una telefonata da un numero in chiaro. Immediatamente riferito ai militari, che ora indagano per risalire all’identità dei responsabili. La vicenda è ormai di dominio pubblico in paese. L’amministrazione comunale ha voluto esprimersi prendendo posizione netta contro gli autori di simili iniziative.
«Il nostro Comune ribadisce con forza la condanna verso qualsiasi forma di discriminazione, odio o violenza, sia essa motivata dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere, dall’origine, dalle convinzioni personali o da qualsiasi altra condizione. Civitella Roveto è e deve rimanere una comunità basata sul rispetto reciproco, sulla dignità della persona e sulla convivenza civile. Confidiamo nell'operato delle forze dell'ordine affinché facciano luce sulla vicenda. Di pari passo, esortiamo tutti i cittadini a respingere con fermezza ogni comportamento discriminatorio e a contribuire, con responsabilità e sensibilità, alla costruzione di un clima inclusivo e sicuro per tutti».
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