Conto svuotato all’anziana Spillati 125mila euro

La denuncia: «Raggirata da un ex addetto della casa di riposo dove è ospite» Indagini da parte della Procura, chiesto anche il sequestro della somma

L’AQUILA. I fari della Procura sono accesi dopo una denuncia su un caso che, se provato, dimostrerebbe ancora una volta quanto gli anziani siano nel mirino di persone spregiudicate. Al vaglio dei magistrati una presunta circonvenzione di incapaci ai danni di un’anziana donna aquilana che vive in una casa di riposo. Questi i fatti secondo l’esposto. Un ex dipendente di quella struttura, N.C., dopo essersi guadagnato la confidenza dell’anziana in modo da condizionarla, la indusse ad accompagnarla alla Bper, dove aveva i soldi, facendo trasferire la somma di 225mila euro su un conto della Bnl. In un secondo momento fece in modo che prima girasse la somma di 50mila euro sul suo conto e poi la somma di 75mila euro sul conto del figlio la cui posizione, comunque, sembra marginale.

Nella denuncia, presentata dall’avvocato Luciano Bontempo ormai da alcune settimane, per conto della donna e dei suoi parenti, si sostiene che il sospettato, in più occasioni, si sarebbe reso disponibile ad accompagnarla a un notaio dell’Aquila con l’intento di modificare il testamento. L’anziana ha un ricordo confuso, tuttavia è certa su un fatto: di non voler dare somme al sospettato e tantomeno di fare donazioni testamentarie a suo favore.

La donna, tra l’altro, soffre di una forma di demenza senile e ha dei momenti nei quali è perfettamente lucida mentre in altri ha dei vuoti di memoria. Questo aspetto, dunque, renderebbe maggiormente ravvisabile la circonvenzione, a fronte, però, di sospetti ancora da dimostrare.

All’attenzione degli investigatori ci sono le copie con gli ordini di bonifico ritenuti sospetti. Del resto, al di là di quanto potrà aggiungere la parte lesa, non si spiega ragionevolmente la motivazione di un trasferimento di parecchi soldi da un conto all’altro.

Presentata anche un’istanza alla Procura con la quale si chiede il sequestro conservativo di beni mobili, immobili e soldi che fanno capo ai sospettati per evitare che quelle somma spariscano o che comunque non siano più esigibili.

Va precisato, inoltre, che l’anziana vive ancora in quella casa di riposo, in una zona vicina al centro, in quanto i parenti sanno che si trova bene ed è accudita nel migliore dei modi come gli altri ospiti, mentre il sospettato è stato allontanato della struttura.

Solo pochi mesi fa ci fu un caso simile, ma ancora più eclatante, in un’altra struttura, per il quale tre persone sono sotto inchiesta e da poco è stata disposta la proroga delle indagini preliminari.

©RIPRODUZIONE RISERVATA