Coop rinnova l’affitto sfratto scongiurato cautela dei sindacati

In ballo le trattative per aprire il terzo supermercato Per il Torrione la cooperativa sborserà il 60% in più

L’AQUILA. La Coop ha rinnovato il contratto d’affitto per il punto vendita del Torrione. Scongiurato lo sfratto, ma con un «grande sforzo», da parte della cooperativa, che dovrà sborsare il 60% in più rispetto al canone precedente. E resta ancora da risolvere la vicenda dell’apertura del terzo supermercato: in ballo un investimento di 10 milioni, ma anche la salvaguardia degli 80 posti di lavoro. Ad aprile, infatti, scade il contratto di solidarietà attivato dopo il terremoto e se nel frattempo non arriva dal Comune il via libera all’insediamento nel capannone di Sant’Antonio, si conteranno 24 esuberi. Tra l’altro, la Coop ha più volte sottolineato che la permanenza in città era strettamente legata all’attivazione di tre punti vendita, in modo da ripristinare la situazione ante-sisma. Insomma, la strada è ancora in salita, com’è emerso durante il tavolo sindacale di ieri, alla presenza dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, dei vertici della catena commerciale, del sindaco Massimo Cialente e dell’assessore Pietro Di Stefano. Assente la Provincia.

«Il rinnovo del contratto d’affitto con la proprietà dell’immobile del Torrione», ha commentato il segretario provinciale Cgil Umberto Trasatti, «non risolve la vertenza dei lavoratori aquilani della Coop, costretta a fare un grande sforzo economico. Stiamo parlando di un incremento del canone di ben il 60%. Una circostanza inaudita, in un territorio terremotato che fa i conti con una grave crisi occupazionale. Non ci dimentichiamo che ad aprile scade il contratto di solidarietà attivato dopo il sisma, a causa della chiusura del supermercato di Pettino. Nei mesi scorsi la cooperativa ha annunciato un investimento di 10 milioni per l’apertura di un terzo centro, da affiancare a quelli del Torrione e di Bazzano. Condizione necessaria per mantenere gli attuali livelli occupazionali. Altrimenti dal primo maggio 2014 ci saranno 24 esuberi».

Il terzo punto vendita dovrebbe servire la parte Ovest della città e al Comune è stata avanzata una richiesta di cambio di destinazione d’uso, da artigianale a commerciale, del capannone di Palmerini, che si trova dietro all’hotel Amiternum. Il tavolo si è chiuso quindi con l’impegno, da parte dell’amministrazione, di verificare e approfondire la pratica. Se ne riparlerà dopo le feste, ma il percorso prospettato non è facile.

«Coop, col rinnovo del contratto di locazione al Torrione», ha spiegato l’assessore Di Stefano, ha dimostrato di voler dare fiducia e risposte alla propria squadra e all’intera città. Ora si può ripartire per costruire un ragionamento futuro più sereno sui vigenti strumenti urbanistici e sull’esistente piano di programmazione commerciale, nell’ottica della tutela degli interessi della città e dei cittadini. Noi siamo aperti a qualsiasi azienda seria disposta a portare occupazione. Nel caso della Coop, verificheremo la richiesta per Sant’Antonio, ma si parla anche di un parcheggio che deve diventare commerciale e quindi non è operazione semplice. Fermo restando che si possono anche individuare, nel rispetto del Prg, altri spazi adatti».

Romana Scopano

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