Corruzione e falso, in dodici nei guai

Chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Magliano, un assessore e tecnici aquilani e marsicani

L’AQUILA. La Procura della Repubblica ha chiesto il processo per dodici persone in relazione all’inchiesta «Penelope» che portò a quattro arresti domiciliari mentre altri otto soggetti vennero indagati.

Tra gli accusati ci sono il sindaco di Magliano de’ Marsi Gianfranco Iacoboni, l’assessore Angelo Iacomini, i contitolari di una nota impresa di calcestruzzi, Franco Celi e Sergio Celi. Costoro finirono agli arresti domiciliari, poi revocati dal tribunale per il Riesame. Chiesto il rinvio a giudizio anche per l’imprenditore Armido Frezza e l’ingegnere Wolfango Millimaggi, oltre al geometraMarcello Accili, tutti aquilani. Imputati anche gli imprenditori marsicani Alessandro Arcangeli, Armando Romanelli, Fabrizio Natale (tutti per falso), un parente del sindaco, Luigi Antonio Morgante e un tecnico marsicano, Antonio Maurizi.

Al centro dell’indagine del pm Antonietta Picardi, dunque, un presunto caso di corruzione contestata ai soli Celi e ai due amministratori comunali. Per l’accusa i due amministratori pubblici avrebbero fatto emanare dalla giunta di Magliano una discussa delibera favorendo la ditta Celi autorizzata indebitamente a prelevare 15mila metri cubi di terreno. Il tutto in cambio di una serie di favori a vantaggio del sindaco compresa l’assunzione del cugino del primo cittadino. I Celi sono accusati anche di essersi impossessati di 130mila metri cubi di ghiaia.

I Celi, con Accili, sono accusati di falso per alcune attestazioni. Frezza, presidente dell’albo dei gestori ambientali, è accusato di avere procurato ai Celi un vantaggio «adoperandosi per aumentare la categoria di iscrizione dell’impresa senza la documentazione obbligatoria». Si tratta di un’accusa di più basso profilo e non è collegata alle imputazioni contestate ai personaggi arrestati. Indagato per falso, come tutti i tecnici, anche Millimaggi. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Leonardo Casciere, Roberto Madama, Ernesto Venta, Antonio Milo, Claudio Verini, Antonio Iannucci.

(g.g.)

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