Cotugno, il Tar dice no alla riapertura parziale 

Accolta la richiesta di sospensiva presentata da un gruppo di genitori Ora resta il problema di una sede alternativa dove poter riprendere le lezioni

L’AQUILA. Richiesta accolta. L’e-mail arrivata ieri nel primo pomeriggio agli avvocati Luciano Dell’Orso e Rosario Panebianco sembra porre un punto fermo sulla vicenda della sicurezza dell’edificio di Pettino che fino a giugno ha ospitato il Liceo Cotugno. Il Tribunale amministrativo regionale, infatti, ha accolto la richiesta di sospensiva presentata da un gruppo di genitori degli alunni della scuola riguardo la decisione della Provincia che, a marzo, aveva deciso la parziale riapertura dell’istituto. Una scelta che non era piaciuta a molti, convinti della mancanza di sicurezza dell’edificio che ha riportato numerose lesioni anche a seguito degli ultimi terremoti nella zona di Montereale. «Stiamo aspettando le motivazioni che hanno indotto il Tar ad accogliere il ricorso», spiega Panebianco. «Motivazioni molto importanti anche per capire se le nostre richieste sono state accolte tutte o solo in parte».
Ieri sera, tuttavia, il dispositivo non era ancora consultabile sul sito del Tar. In ogni caso, per i genitori e gli avvocati coinvolti nella vicenda, la comunicazione del Tar ha tutto il sapore di una vittoria. Il Tribunale amministrativo aveva già accolto il ricorso dei genitori il 22 marzo scorso.
La scuola, tuttavia, era rimasta parzialmente aperta in attesa della decisione del collegio dei giudici che, ad aprile, avrebbe dovuto confermare o rigettare il provvedimento cautelare urgente espresso dal presidente Antonio Amicuzzi. Con un’ordinanza, invece, si era stabilito di mettere in atto ulteriori verifiche sull’idoneità statica e l’agibilità sismica dell’edificio. Verifiche affidate al responsabile della direzione per gli interventi in materia di edilizia scolastica del ministero. A maggio, tuttavia, quest’ultimo ha fatto un passo indietro e il Tar ha affidato l’incarico a un delegato del vicecapo del Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Un lavoro lungo mesi che è stato depositato una settimana fa e che potrebbe essere alla base della decisione del Tar di accogliere il ricorso dei genitori. Intanto, in molti sperano che la scuola possa essere davvero abbattuta e ricostruita, come più volte auspicato dal sindaco Pierluigi Biondi. In ogni caso, la preoccupazione è per il prossimo anno scolastico.
I genitori, infatti, si chiedono dove, a settembre, i propri figli potranno riprendere le lezioni.
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