Crac M&P: chiesti 5 milioni di danni
L’AQUILA. La curatela fallimentare si è costituita parte civile nell’ambito dell’inchiesta sul crac finanziario della società consortile “M&P”, che gestiva il megaparcheggio di Collemaggio e i...
L’AQUILA. La curatela fallimentare si è costituita parte civile nell’ambito dell’inchiesta sul crac finanziario della società consortile “M&P”, che gestiva il megaparcheggio di Collemaggio e i parcheggi a raso per un totale di 1.072 stalli.
L’avvocato Giovanni Di Bartolomeo, che assiste il curatore, Guglielmo Calvi Moscardi, ha chiesto cinque milioni di euro, a titolo di risarcimento del danno, all’ex presidente della Camera di commercio dell’Aquila, Lorenzo Santilli e Alfiero Marcotullio, due degli otto imputati che l’altro giorno sono stati rinviati a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale Guendalina Buccella.
La prima udienza del processo, per bancarotta fraudolenta, è stata fissata per il 3 dicembre.
In tribunale dovranno presentarsi anche gli altri imputati nel medesimo procedimento, vale a dire Mauro Santilli, Pierluigi Marramiero, Antonio Pimpini, Danilo Di Costanzo, Antonio Vittorini e Raffaele Natuzzi.
Secondo l’accusa, tutta da provare, gli imputati, «avrebbero distratto fondi amministrando la M&P, provocando il dissesto della società e omettendo di annotare 2,6 milioni dal passivo fallimentare». La società è stata dichiarata fallita nel 2022 con un passivo di 7 milioni e 600 mila euro. Le indagini erano scattate in seguito alla richiesta di fallimento avviata dal Comune, cui aveva fatto seguito la revoca della concessione nella gestione dei parcheggi. (a.d.a.)
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