Dal Comune primi 300mila euro versati agli Usi civici di Assergi

11 Novembre 2024

È la somma incassata dall’Asbuc, come previsto dagli accordi, per i canoni delle annualità 2023-2024  L’Amministrazione separata è proprietaria del demanio su cui insistono strutture ricettive e funivia

L’AQUILA. Il Comune dell’Aquila ha liquidato i primi 300.000 euro all’Amministrazione separata per i beni di uso civico di Assergi (Asbuc) «come da intesa» raggiunta tra Asbuc e Comune nei mesi scorsi con la quale si è chiuso una vertenza quarantennale. Nella determina si ricorda infatti che «l’Amministrazione separata per i beni di uso civico di Assergi è proprietaria di un demanio frazionale su cui insiste il comprensorio sciistico del Gran Sasso composto dall’area di sedime dell’albergo Campo Imperatore (in parte) con le relative pertinenze, la stazione di monte della Funivia del Gran Sasso con le relative pertinenze e accessori e l’hotel Cristallo (in parte), proprietà tutte del Comune e gestite dal Centro turistico del Gran Sasso. Con convenzione stipulata tra gli Enti interessati nel settembre 1985 si stabilì che l’Amministrazione separata di Assergi avrebbe dato il proprio assenso al cambio di destinazione d’uso di tali aree demaniali e, a sua volta, il Comune dell’Aquila avrebbe riconosciuto all’Asbuc la fruizione dell’uso civico e il godimento dei relativi proventi compatibilmente con lo sviluppo del comprensorio turistico. Tuttavia, con vari ricorsi, l’Amministrazione separata di Assergi, nonostante fosse in vigore la suddetta convenzione, ritenendo abusive le occupazioni dei fondi demaniali civici su cui insistono le infrastrutture – non avendo il Comune dell’Aquila portato ancora a termine l’iter finalizzato ad ottenere il mutamento di destinazione d’uso – instaurava giudizio demaniale dinanzi al Commissario regionale agli usi civici in Abruzzo. Cosicché il Commissario regionale, riconoscendo la natura demaniale civica di gran parte dei fondi oggetto di causa, ne ordinava la reintegra a favore della comunità frazionale di Assergi, dichiarando contestualmente la nullità e l’inefficacia di qualsiasi atto di dispositivo su detti fondi. Ne è conseguito che ogni atto o convenzione tra le parti, compreso l’accordo del 2011, non possono trovare attuazione in quanto travolti dalla sentenza suddetta, passata in giudicato. In ragione di tale sentenza, al fine di trovare una soluzione bonaria tra le parti, anche alla luce della documentazione prodotta dall’Asbuc di Assergi, l’ufficio comunale Usi civici ha redatto il 7 agosto 2020 una proposta che prevede il mutamento di destinazione d’uso e successiva alienazione di tutti gli immobili ricompresi nel comprensorio e edificati su uso civico, ovvero le strutture ricettive e relative pertinenze, la stazione di valle, di monte e stazione intermedia vecchia funivia e relative pertinenze. Resta da definire la possibilità di mutamento di destinazione d’uso e alienazione o concessione per il parcheggio Marco Simoncelli». È stato poi proposto di procedere al riconoscimento, in favore dell’Asbuc di Assergi, di un indennizzo per l’area ricadente all’interno della fascia di 45 metri sotto i cavi della funivia. Il Centro turistico, inoltre «dovrebbe provvedere a versare al Comune dell’Aquila, che a sua volta li riverserebbe all’Asbuc, gli importi riconosciuti relativi ai canoni del 2009 e 2010». Nelle scorse settimane «con deliberazione della giunta comunale è stato approvato un addendum all’atto di definizione dei rapporti tra il Comune e l’Asbuc che fissa le questioni economiche e in particolare: il canone dovuto all’Asbuc dall’anno 2023, che il Comune verserà, è di 150mila euro annui. L’importo di 300.000 euro dovuto per il 2023 e 2024 sarà corrisposto entro il 2024 (ed è quello liquidato). Dal 2025 la somma di 150.000 euro verrà versata in rate semestrali». Le parti, inoltre «determinano, per i canoni maturati dal 2012 sino al 2022, la complessiva somma di 1.000.000 di euro».
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