Dal Pdl un coro di no all'inciucio

Il centrodestra isola Lombardi e nega appoggi al dimissionario Cialente

L'AQUILA. Niente «inciuci», niente larghe intese. Niente patti trasversali. Niente di niente. Il centrodestra isola il presidente della Commissione di Garanzia e Controllo, Enzo Lombardi e boccia la sua proposta di istituire un «partito dell'Aquila» o fornire appoggi di qualsiasi tipo al sindaco dimissionario, Massimo Cialente. C'è tanta diffidenza soprattutto nei confronti di chi intavola progetti finalizzati più che a garantire stabilità politica in questa fase delicata, qualche gettone di presenza in più, tirando avanti nella legislatura.

È critico in tal senso l'intervento di Carla Mannetti, presidente del circolo Progetto per L'Aquila per il Pdl. «Il partito dell'Aquila», spiega, «per essere credibile, doveva essere costituito all'indomani del 6 aprile, non oggi a distanza di quasi due anni in cambio di posti in giunta comunale». Il giudizio è a tutto campo.

«È ora di finirla con queste manifestazioni prive di una strategia chiara e trasparente. Sono passati quasi due anni», prosegue, «dal 6 aprile e la ricostruzione pesante ancora non riesce a decollare a causa dei capricci del sindaco Cialente e delle lotte intestine all'interno della coalizione di centro sinistra. Non si può assolutamente pensare ad un governo delle larghe intese».

Sulla questione che agita la minoranza interviene anche Luigi D'Eramo (La Destra): «sogno un centrodestra che sia la voce del popolo aquilano e dei suoi problemi, non una coalizione che sussurra trasversalmente con alcune segreterie di partito di sinistra». D'Eramo usa parole dai sapori forti quando parla di «inciuci tra maggioranza e opposizione attorno a una tavolata imbandita di pietanze e manicaretti». L'assessore provinciale giudica fuori luogo «organizzare una cena dove a prevalere non sono stati i sapori della cucina abruzzese ma i sapori di un possibile consociativismo dettato da una politica fuori controllo».

Il riferimento è anche all'incontro tra alcuni esponenti delle due coalizioni. «Ribadiamo», prosegue, «che La Destra non appoggerà mai progetti politici finalizzati a garantire una maggioranza al sindaco Cialente e non entrerà mai a far parte di esecutivi a guida centro sinistra». Perplessità arrivano anche da Ersilia Lancia, consigliere di V circoscrizione, di fronte a una crisi mai sopita. «A tutto avrebbero dovuto pensare gli aquilani», stigmatizza, «fuorché all'ennesima pièce teatrale messa in scena da Cialente e la sua compagnia». Il consigliere di Fli Enrico Verini ha ribadito che «anche in un momento di incertezza, è necessario non abbandonare al loro destino i troppi concittadini che sono vittime di un sistema commissariale cervellotico e spesso a danno della nostra città». E contro i commissariamenti si scaglia anche il presidente dell'Afm, Luigi Fabiani.

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