Di Stefano replica al presidente Ance sulle ditte non pagate

L’AQUILA. «Desta sempre sconcerto quando un addetto ai lavori, tanto più se si tratta del presidente provinciale dell’Associazione nazionale costruttori, si fa prendere da un’inopportuna quanto...

L’AQUILA. «Desta sempre sconcerto quando un addetto ai lavori, tanto più se si tratta del presidente provinciale dell’Associazione nazionale costruttori, si fa prendere da un’inopportuna quanto sconsiderata foga lapidaria». A parlare è l’assessore alla ricostruzione Pie tro Di Stefano, secondo cui «è incomprensibile che subito dopo l’azione positiva del Comune per la sottoscrizione di un nuovo protocollo con Abi per l’erogazione dei contributi, si debba alzare un confuso polverone di polemiche su altre questioni. Innanzitutto, e non è cosa di lana caprina visto che il presidente ha minacciato di adire vie legali contro l’amministrazione, mi tocca precisare che il Comune non può avere pendenze di pagamento con le imprese, poiché il rapporto in essere è esclusivamente con il cittadino proprietario. Il presidente Ance cita, poi, il mancato rispetto degli accordi contenuti nel protocollo pagamenti, procedura proposta dal Comune per favorire una più celere liquidazione rispetto alle disposizioni contenute nelle ordinanze e alle disposizioni emanate in termini di controllo e supervisione degli atti contabili. Grazie a quel protocollo e alla sinergia messa in campo tra i firmatari i controlli sui lavori vengono effettuati alle sole imprese estratte (non più del 30%) a cui si trattiene il 10% e si liquida il restante 90. È facoltà del richiedente di sostituire quel 10% con una polizza di garanzia. Le pratiche non sorteggiate invece vengono liquidate per l'intero 100% contabilizzato. Ogni pagamento viene liquidato soltanto dopo l’esito positivo del Durc certificato che attesta la regolarità dell’impresa nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi. Una sacrosanta norma di civiltà che, sebbene si applichi ai contratti pubblici, unanimemente abbiamo voluto anche negli adempimenti della ricostruzione. È compito del Comune richiedere il Durc ma per far questo serve la presenza di personale qualificato che di certo non può essere mutuato da altri settori del Comune come vorrebbe la facile ricetta del presidente. Il ritardo che tanto ha indispettito il presidente dell’Ance, è stato accumulato solo dallo scorso mese di ottobre ed è imputabile alla mancanza di personale impegnato nelle varie prove selettive del concorso Formez».

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