Discarica, sì ai soldi per i ristori Controlli Arta verso il raddoppio
Via libera del comitato del controllo analogo per il ripristino degli stanziamenti: 220mila euro a Sulmona A Pacentro ne andranno invece 35mila. Il monitoraggio di acqua e aria può proseguire con altre modalità
SULMONA. C’è il via libera del comitato del controllo analogo del Cogesa per il ripristino dei ristori ambientali della discarica di Noce Mattei per i Comuni di Sulmona e Pacentro. Si tratta di 220mila euro per il Comune ovidiano e 35mila euro per quello peligno. Soldi “spariti” dai bilanci della partecipata – che si occupa della gestione del servizio rifiuti – il 21 ottobre 2023. La lunga battaglia politica ha portato ieri i sindaci del controllo analogo a votare la delibera che ripristina le somme di ristoro, legate ai miasmi derivanti dall’impianto. «L’amministratore unico ora dovrà calibrare le risorse economiche. Da parte nostra è arrivato un segnale politico chiaro che ha dato un indirizzo ben preciso», afferma il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero.
«Dalle parole ai fatti: guardiamo con vera gioia al ripristino del ristoro ambientale votato in controllo analogo al Cogesa, ci siamo subito impegnati anche in sinergia con Sulmona. Ora, l’attenzione può spostarsi a un livello ulteriore: impegnare finalmente il ristoro ambientale per opere a tutela della salute dei cittadini, supremo interesse per la collettività», aggiunge il primo cittadino pacentrano, Giuseppe Silvestri, rimarcando che «quando si opera con dialogo e armonia, i risultati arrivano». Un passo indietro ci sarebbe stato da parte di alcuni sindaci soci. I sindaci avrebbero aperto al ripristino dei ristori, a patto che quei soldi vengano utilizzati per attività e interventi inerenti esclusivamente al sito della discarica di Noce Mattei. Lo scorso 24 luglio la vicenda era finito anche sul tavolo del difensore civico, chiamato in causa da Di Piero, che aveva accolto l’appello del blog “Casa di Vetro” di Marco Alberico. Intanto la discarica del Cogesa resta monitorata dai tecnici dell’Arta Abruzzo che, lo scorso 9 luglio avevano posizionato un laboratorio mobile con due centraline per studiare la qualità e la salubrità dell’aria, dopo l’incendio colposo dello scorso 18 giugno che aveva interessato l’impianto del trattamento meccanico biologico. I tecnici dell’Arta hanno fatto sapere al sindaco Di Piero che il responso arriverà entro il 31 agosto, dal momento che l’analisi dei campioni richiede un processo ben preciso. Tuttavia l’Arta potrebbe raddoppiare a Noce Mattei, nel senso che, in base all’esito, il monitoraggio potrebbe andare avanti con altre modalità. Con il laboratorio dell’Arta è possibile controllare le matrici di acqua e aria, monitorare le concentrazioni di inquinanti derivanti da incendi, emissioni odorigene e sversamenti e, grazie alla dotazione di droni con termocamere, rilevare eventuali fuoriuscite di gas o di sostanze inquinanti dal terreno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Dalle parole ai fatti: guardiamo con vera gioia al ripristino del ristoro ambientale votato in controllo analogo al Cogesa, ci siamo subito impegnati anche in sinergia con Sulmona. Ora, l’attenzione può spostarsi a un livello ulteriore: impegnare finalmente il ristoro ambientale per opere a tutela della salute dei cittadini, supremo interesse per la collettività», aggiunge il primo cittadino pacentrano, Giuseppe Silvestri, rimarcando che «quando si opera con dialogo e armonia, i risultati arrivano». Un passo indietro ci sarebbe stato da parte di alcuni sindaci soci. I sindaci avrebbero aperto al ripristino dei ristori, a patto che quei soldi vengano utilizzati per attività e interventi inerenti esclusivamente al sito della discarica di Noce Mattei. Lo scorso 24 luglio la vicenda era finito anche sul tavolo del difensore civico, chiamato in causa da Di Piero, che aveva accolto l’appello del blog “Casa di Vetro” di Marco Alberico. Intanto la discarica del Cogesa resta monitorata dai tecnici dell’Arta Abruzzo che, lo scorso 9 luglio avevano posizionato un laboratorio mobile con due centraline per studiare la qualità e la salubrità dell’aria, dopo l’incendio colposo dello scorso 18 giugno che aveva interessato l’impianto del trattamento meccanico biologico. I tecnici dell’Arta hanno fatto sapere al sindaco Di Piero che il responso arriverà entro il 31 agosto, dal momento che l’analisi dei campioni richiede un processo ben preciso. Tuttavia l’Arta potrebbe raddoppiare a Noce Mattei, nel senso che, in base all’esito, il monitoraggio potrebbe andare avanti con altre modalità. Con il laboratorio dell’Arta è possibile controllare le matrici di acqua e aria, monitorare le concentrazioni di inquinanti derivanti da incendi, emissioni odorigene e sversamenti e, grazie alla dotazione di droni con termocamere, rilevare eventuali fuoriuscite di gas o di sostanze inquinanti dal terreno.
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