Ecco il nuovo inno dell’Avezzano calcio

Scritto e cantato da Megna, il tifoso-artista: «Parla della squadra biancoverde e della storia del club»
AVEZZANO. Ha scelto da anni di fare il capo animatore nei villaggi turistici, sfruttando la sua vena artistica a tutto tondo, ma la sua passione per il calcio non l’ha mai dimenticata e soprattutto il suo amore per l’Avezzano. Adriano Megna vive ormai a Giulianova, ma i colori che porta nel cuore sono il bianco e il verde, quegli stessi colori, che ancora oggi, quando gli impegni glielo consentono, lo vedono in giro per l’Italia a tifare per i lupi marsicani. E da qualche giorno Adriano Megna ha voluto dedicare un nuovo inno proprio all’Avezzano che si appresta a tornare in serie D dopo una retrocessione decretata a tavolino per via del Covid che due anni fa non consentì la regolare conclusione della stagione agonistica. Ma perché questa scelta? Cosa ha fatto scattare la molla all’estroso artista avezzanese? «Non voglio denigrare il lavoro di altri, ma penso che un inno debba parlare della squadra alla quale viene dedicato», afferma, «il testo non dovrebbe riguardare solo l’emozione di un momento, ma dovrebbe abbracciare anche la storia di quel club, e, cosa a mio avviso fondamentale, inserire assolutamente il nome della città alla quale la squadra di calcio appartiene». Ma quanto tempo è stato necessario per far vedere la luce a questa idea? «Se devo essere sincero, a scrivere il testo ho impiegato pochi minuti», sottolinea l’artista, «invece per abbinare la base musicale mi ci è voluto decisamente di più, perché ho dovuto optare per un mix fra il pop e il rock, per cui il lavoro ha richiesto oltre una giornata, compresa l’incisione che ha comportato l’impiego di un altro paio di ore». Adesso l’Avezzano avrà due inni, visto che c’è anche quello di Antonello Ciani. «“Con Antonello siamo amici e posso dire con certezza che non si arrabbierà per questa mia idea, che poi, detto per inciso, al presidente Gianni Paris è piaciuta immediatamente, tanto che l’ha proposta già domenica scorsa nella gara interna contro il Cupello», afferma ancora Megna. Un inno, anzi due, pronti da sparare a tutto volume dagli altoparlanti del Dei Marsi, mercoledì sera, se i biancoverdi dovessero vincere il recupero contro il Penne (si sta preparando una festa allo stadio). Alla faccia della scaramanzia, una pratica alla quale i calciofili sono particolarmente affezionati.
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