Edilizia al collasso, scatta l’allarme

Dramisino (Ance): aziende storiche chiudono, va affrontata insieme l’emergenza

AVEZZANO. Il settore delle costruzioni è al collasso. Per correre ai ripari, la sezione marsicana dell'Ance e i rappresentanti degli ordini professionali degli ingegneri, architetti e geometri marsicani hanno deciso di istituire un tavolo di lavoro permanente per affrontare insieme l’emergenza ed attivare strategie condivise. «Da tempo ormai assistiamo a una continua e inesorabile riduzione delle imprese attive», afferma Fausto Dramisino, vicepresidente della sezione Marsica dell'Ance, «anche di aziende storiche che dopo aver tentato di resistere intaccando anche i risparmi personali dei titolari, sono costrette a licenziare e chiudere». Il vicepresidente dei costruttori descrive quindi un sistematico smantellamento del settore che sta avvenendo quasi silenziosamente, nella rassegnata indifferenza delle istituzioni, e che comincia a mostrare ripercussioni evidenti su tutta l’economia locale. A rischio tutto l’indotto diretto e indiretto delle costruzioni. Secondo i componenti del tavolo va subito rilanciato il piano di investimenti del settore pubblico e di sollecitare i comuni affinché attivino almeno le poche risorse già disponibili in cassa. «Dopo un confronto tra le imprese, i comuni e i rappresentanti dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei Comuni del cratere», sottolinea Dramisino, «abbiamo appreso che sono già disponibili nelle casse delle amministrazioni del cratere, tra cui molti di area marsicana, oltre 260 milioni di euro per il privato e 156 per l’edilizia scolastica». (p.g.)

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