Emodinamica chiusa ad Avezzano: la paziente trasferita muore 2 giorni dopo

Vittima una 62enne arrivata con un infarto. Di Pangrazio: il reparto deve funzionare 24 ore su 24

AVEZZANO. Infartuata trova il reparto di Emodinamica chiuso e viene trasferita all'Aquila in elicottero, ma dopo pochi giorni muore. Piera Margherita Corona, 62 anni di Avezzano, è arrivata al pronto soccorso trasportata dall'ambulanza del 118. Era l'alba quando i medici l'hanno accolta in ospedale. L'èquipe medica le ha diagnosticato immediatamente un infarto in corso per il quale serviva un intervento immediato. Il reparto di Emodinamica, però, in quel momento era chiuso e la paziente non poteva aspettare oltre viste le condizioni. Dal momento che era fondamentale la tempestività i medici hanno disposto il trasferimento all'ospedale dell'Aquila. A differenza però di altri casi la donna era più grave e per questo è stata trasportata in elicottero. Una volta arrivata al San Salvatore le sono state prestate tutte le cure del caso, ma a distanza di ore è deceduta. La sua morte riaccende inevitabilmente le polemiche sul reparto di Emodinamica che, nonostante le rassicurazioni da parte dell'azienda sanitaria, continua a funzionare a singhiozzo costringendo la popolazione marsicana a lunghi viaggi della speranza verso L'Aquila o altro ospedali della regione.

«Ho detto al manager della Asl, Giancarlo Silveri, che deve fare presto, ora basta attese», ha commentato il sindaco Gianni Di Pangrazio, che sta seguendo da vicino questa vicenda e più volte ha incalzato l'azienda sanitaria, «Emodinamica deve ripartire entro l'anno e non oltre. Non possiamo più tollerare ritardi in merito. Aspetto che venga pubblicato l'avviso, come annunciato precedentemente, entro i primi giorni di novembre per reperire un emodinamista esperto. Attualmente il reparto funziona al cinquanta per cento e un territorio come il nostro non se lo può permettere. Deve funzionare necessariamente 24 ore su 24».

Il manager Silveri, solo qualche giorno fa, aveva annunciato che il ripristino dell'unità operativa era imminente. Per questo Di Pangrazio è tornano a sollecitarlo. «La promessa è stata fatta», ha concluso il primo cittadino, «ora aspettiamo un'azione concreta perché la Marsica non può tollerare più un rischio così alto per la sua popolazione».

Il reparto di Emodinamica era stato chiuso nel 2012 a causa dell'improvviso abbandono del primario nonostante le diverse centinaia di interventi effettuati ogni mese.

Eleonora Berardinetti

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