Ex Sadam, decisione rinviata

Febbo: evitare la scadenza della cassa per 80 lavoratori.

AVEZZANO. E’ una corsa contro il tempo quella iniziata ieri mattina, con la prima conferenza di servizi, dall’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo. Lo scopo è attuare la riconversione della filiera saccarifera della Marsica e dell’ex zuccherificio di Celano prima che scadano gli ammortizzatori sociali per 80 lavoratori. In gioco la realizzazione ad Avezzano dell’impianto a biomasse della Powercrop.

L’INCONTRO. Alla conferenza di servizi nella sede di via Catullo a Pescara hanno preso parte il sindaco di Avezzano Antonio Floris e l’assessore all’Ambiente Aureliano Giffi, il consigliere regionale Antonio Del Corvo, l’assessore provinciale Luca Angelini, l’amministratore delegato Powercrop Raimondo Cinti, un delegato del commissario comunale di Celano, uno del Nucleo industriale di Avezzano, i rappresentanti delle organizzazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura e Cia) e quelli sindacali e della Rsu. Il tavolo è stato aggiornato al 27 novembre quando, dopo una serie di incontri interlocutori incrociati tra i soggetti coinvolti, si tireranno le somme in modo da evitare un paventato commissariamento del Governo sulla questione.

LA STORIA. A febbraio 2006 venne attuata la cassa integrazione per cento dipendenti e venne approvata la legge 80 che regolamenta le riconversione del settore bieticolo. A Celano furono assegnati ben 45 milioni di euro per smantellamento, ammortizzatori sociali e riconversione industriale. A novembre del 2007 ci fu il protocollo d’intesa tra la società Sadam e il governo italiano e a settembre dello stesso anno la firma per la riconversione con l’impianto a biomasse. Fino a oggi, però, non è stato avviato alcun lavoro di ristrutturazione e riconversione dello stabilimento, né si è dato il via alla realizzazione dell’impianto di cui si occuperà la Powercrop, società nata per la riconversione di quattro zuccherifici in impianti alimentati con biomasse grazie a un accordo di joint venture fra Actelios del gruppo Falck e Seci ambiente del gruppo industriale Maccaferri di Bologna. Si attende ancora infatti il pronunciamento della Regione in sede di Via (Valutazione di impatto ambientale).

LE POSIZIONI. «Da parte di tutte le componenti», ha dichiarato l’assessore Febbo «c’è disponibilità a riconoscere, almeno in parte, l’accordo siglato al Ministero delle Politiche agricole nell’agosto 2007. L’obiettivo è di tutelare la posizione delle ottanta maestranze, oltre a quella dei circa 200 lavoratori stagionali dell’ex zuccherificio». La cassa integrazione scade a fine anno. Il sindaco di Avezzano ha ribadito che «il Comune con una delibera dello scorso anno si è detto contrario all’impianto, sottolineando l’assenza in passato dell’amministrazione al tavolo programmatico». Ha poi aggiunto che «permangono le stesse perplessità di allora», annunciando che «dell’argomento se ne parlerà in giunta e con i consiglieri comunali».

Moderato ottimismo è stato manifestato dai vertici della Powercrop: «Siamo soddisfatti per l’arrivo al tavolo programmatico del Comune di Avezzano», ha affermato Cinti. «Credo che l’intraprendenza della Powercrop e l’investimento nonostante la crisi siano una testimonianza di capacità e serietà». Soddisfatto anche l’assessore provinciale alle Attività produttive Luca Angelini. «Tutti i presenti», ha affermato «hanno manifestato la volontà di sciogliere i nodi di questa intricata vicenda. E’ necessario trovare una soluzione di compromesso che concili le esigenze dei lavoratori, degli agricoltori e dei cittadini».