Falegname paga 1.200 euro di tasse: «E non ho servizi»

14 Maggio 2014

Pagare un servizio che non c’è. Circa 1.200 euro all’anno versati per la tassa sui rifiuti, ma, da parte del comune nulla, nemmeno un cassonetto. La protesta arriva da Elio Ricottilli, titolare di...

Pagare un servizio che non c’è. Circa 1.200 euro all’anno versati per la tassa sui rifiuti, ma, da parte del comune nulla, nemmeno un cassonetto. La protesta arriva da Elio Ricottilli, titolare di una falegnameria a Sulmona, stanco di continuare a pagare una tassa che, di fatto, non gli dà diritto a nulla. «A fronte di un versamento di circa 1.200 euro all’anno», spiega, «non ho in cambio nulla. Né un cassonetto, né il ritiro dei rifiuti». L’unica “agevolazione” prevista per le legge è la decurtazione del 20% sulla Tares perché per lo smaltimento dei rifiuti speciali che la sua falegnameria produce si è affidato ad una ditta esterna. «Abbiamo segnalato la cosa all'ufficio comunale preposto» continua «l’unica risposta ricevuta è stata quella di rivolgermi al settore trasporti per chiedere un cassonetto. Ma, a parte il fatto che non è un cassonetto solo che può bastare per i rifiuti prodotti in falegnameria, non credo di dover essere io a farmi carico della cosa dal momento che pago regolarmente per il servizio rifiuti. Dovrebbe essere il Comune a provvedere. E invece nulla. L’unica efficienza che c’è nel servizio è la puntualità con cui viene richiesto il pagamento». Di qui la richiesta del falegname affinché il Comune provveda al più presto a trovare una soluzione. (a.c.)