Fiume Aterno, caccia agli abusi: scatta la mappatura degli scarichi

Tecnici al lavoro per censire rifiuti, vegetazione pericolante e dissesti delle sponde del corso d’acqua. Il piano da quattro milioni prevede pulizia, sicurezza, riqualificazione e ci sarà anche un portale online
L’AQUILA. Va avanti la progettazione degli interventi previsti dal “Contratto di fiume dell’Aterno” (capofila il Comune dell’Aquila). In vista della redazione della progettazione di fattibilità tecnico- economica è stato affidato l’incarico per le attività propedeutiche e integrative della progettazione. Si tratta, nel dettaglio, della mappatura degli scarichi abusivi e degli abbandoni incontrollati di rifiuti; della caratterizzazione della vegetazione infestante e pericolante a carico delle sponde; della mappatura di intralci a carico dell’alveo fluviale, dei dissesti geologici a carico delle sponde, degli accumuli di detriti o sedimenti a carico dell’alveo; della creazione e gestione di un portale (comprensivo di dati cartografici) finalizzato alla divulgazione del Contratto di Fiume dell’Aterno e all’acquisizione di interazioni con i cittadini e portatori di interesse. Il finanziamento previsto è di 4 milioni di euro.
CHE COSA È «Il Contratto di fiume dell’Aterno» si legge nei documenti comunali «nasce dall’esigenza condivisa da tutti gli aderenti, di porre rimedio al degrado delle risorse idriche e dell’ecosistema a esse connesso. Tali criticità, imputabili a problematiche afferenti tutti i settori coinvolti nella gestione del territorio e dell’ambiente, devono essere affrontate concertando le diverse politiche regionali, provinciali e comunali. Per migliorare lo stato di qualità ambientale dei corpi idrici è, infatti, necessario intervenire coinvolgendo una molteplicità di strategie, in coerenza con i rispettivi piani di settore, tra cui anche quelle afferenti ai comparti agro-zootecnico, energetico, di difesa idraulica, pesca, aree protette, cave, gestione invasi, includendo anche gli atti di pianificazione locale (piani regolatori comunali). Analoga importanza riveste inoltre il confronto con le realtà produttive, associative e della società civile, senza il cui coinvolgimento non è possibile attuare una reale gestione delle acque. L'obiettivo principale del Contratto dell’Aterno è promuovere la salvaguardia dell'ecosistema fluviale, proteggendo, migliorando e ripristinando la qualità dell’acqua e la relativa fruibilità in forma condivisa e coordinata tra tutte le entità che vivono e operano nel territorio del bacino».
STRATEGIA Gli obiettivi strategici del Contratto di Fiume sono: riduzione dell’inquinamento delle acque e salvaguardia dell’ambiente acquatico superficiale e sotterraneo e degli ecosistemi ad esso connessi; mitigazione degli effetti della frammentazione ecosistemica su popolazioni e comunità; riduzione e prevenzione del rischio idraulico; riqualificazione e valorizzazione dei sistemi ambientali e paesistico afferenti ai corsi fluviali; uso sostenibile delle risorse idriche; riequilibrio del bilancio idrico; mantenimento del deflusso minimo vitale per consentire la salvaguardia dell’ecosistema fluviale e la continuità degli habitat; miglioramento della fruizione turistico-ambientale; incremento dello sviluppo sostenibile e agricoltura ecocompatibile sulle sponde e nelle fasce più sensibili connesse al fiume; coordinamento delle politiche urbanistiche ed insediative dei territori coinvolti; riqualificazione di aree soggette a forte pressione antropiche; condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell’acqua.
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