9 settembre

Oggi, ma nel 1959, in tutta Italia, l’etichetta discografica milanese Italdisc, di Davide Matalon, pubblicava “Tintarella di luna”, il 14° singolo della cantante Anna Maria Mazzini detta “Mina”, di 19 anni, destinato a diventare uno dei pezzi più noti del vasto repertorio canoro della “Tigre di Cremona”. Il testo era di Franco Migliacci e la musica di Bruno De Filippi. Il successo entrerà nella colonna sonora di uno dei primi musicarelli della storia del cinema tricolore, “Juke box – Urli d’amore”, dello stesso ’59, film diretto dal regista Mauro Morassi, con la partecipazione della stessa Mina, insieme ad altri big dell’ugola come Giorgio Gaber e Adriano Celentano. Nel b-side del disco, invece, vi era inciso il pezzo “Mai”. L’anno successivo, 1960, “Tintarella di luna” darà il nome ufficiosamente al primo album di Mina, sempre per la Italdisc. Il 16 gennaio ’60 la traccia portante (nella foto, particolare la copertina del vinile predisposto in versione per il mercato latino-americano, sempre nel 1959, per la serie “Claro de luna”) sarà in testa alla classifica nazionale delle vendite dei 45 giri per la prima volta nel percorso artistico di Mina e vi rimarrà per 21 giorni, prima di cedere il passo a “Romantica”, di Tony Dallara. Il 31 dicembre di quel 1960 “Tintarella di luna” chiuderà la chart italica dei singoli al numero 12. Ma Mina sarà comunque in cima con un altro suo cavallo di battaglia destinato ad entrare nella storia della musica leggera italiana: la sua versione di “Il cielo in una stanza”, del cantautore genovese Gino Paoli, uscita nel giugno di quell’anno, sempre per Italdisc. Il 17 febbraio 2009 il comparto filatelico di Poste italiane emetterà il francobollo commemorativo per il 50° anniversario dall’uscita del vinile di “Tintarella di luna”, con bozzetto di Anna Maria Maresca e valore di 60 centesimi di euro, in tiratura da 2 milioni e 500mila esemplari. Mina aveva esordito ufficialmente al microfono a Santo Spirito di Castelvetro Piacentino, in quel di Piacenza, il 14 settembre 1958, come “Mina Georgi”, insieme al gruppo Happy Boys, guidato dai fratelli Nino e Renzo Donzelli, rispettivamente fisarmonicista e chitarrista, che si esibiva annoverando anche Giorgio Levi, pianista, Giacomo Masseroli, bassista e seconda voce, e Fausto Coelli, batterista.