Fontana scarica le accuse: io non ho mai dato incarichi

26 Luglio 2012

L’AQUILA. «Mai dato incarichi a nessuno. Non era nei miei compiti». Scarica le accuse, ma senza fare nomi. Opera dei distinguo sui ruoli all’interno della struttura commissariale e poi elenca, in una...

L’AQUILA. «Mai dato incarichi a nessuno. Non era nei miei compiti». Scarica le accuse, ma senza fare nomi. Opera dei distinguo sui ruoli all’interno della struttura commissariale e poi elenca, in una ventina di righe, tutta una serie di atti messi in campo mentre era in pienezza di mandato, procedure e provvedimenti con la sua firma che lo metterebbero al sicuro da ogni sospetto. Aprendo nuovi scenari e, forse, tirando dentro altre persone in una vicenda che potrebbe riservare nuove sorprese.

Il memoriale (58 pagine dattiloscritte) dell’architetto Gaetano Fontana indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Caligola-bis insieme al suo stretto collaboratore Enrico Nigris e all’altro architetto Marco D’Annuntiis, è arrivato ieri mattina sul tavolo del sostituto procuratore della Repubblica Antonietta Picardi consegnato dall’avvocato difensore Piergiorgio Merli. La difesa di Fontana è di tipo istituzionale. Il braccio destro (dimissionario) del commissario del governo per la ricostruzione Gianni Chiodi parla di quello che sa e non conosce ancora le carte in mano agli investigatori. Pertanto affronta un discorso di carattere generale, che ovviamente entra nel merito dei piani di ricostruzione. Se il problema, sintetizza Fontana, sono le consulenze, senza mai citare i nomi dei coindagati, «ribadisco che io della struttura sono stato coordinatore e non rientrava nelle mie competenze assegnare incarichi», che pure sono stati assegnati. Da qui una serie di distinguo sui quali il magistrato farà le sue valutazioni. Fontana ha chiesto di essere interrogato ma l’incontro col pm, secondo quanto si è appreso, avverrà nella seconda metà di agosto.©RIPRODUZIONE RISERVATA