Fontavignone in lutto piange “Giorgetto”: «Un gigante di bontà»

In tanti per l’addio a Lucantonio, ex dipendente delle Poste e anima della frazione
FONTAVIGNONE (ROCCA DI MEZZO). «Un gigante di bontà». La chiesetta di legno del centro di comunità di Fontavignone trabocca di gente mentre accoglie per l’ultima volta Giorgio Lucantonio, 78 anni, ex dipendente delle Poste, anima della frazione ricadente nel territorio di Rocca di Mezzo. E proprio l’associazione corale “Il Narciso”, di cui era uno dei componenti più attivi e partecipi, gli regala un commosso “Signore delle cime” che lo accompagna nell’ultimo viaggio.
Si è spento in ospedale all’antivigilia di Natale, dopo aver affrontato, con cristiana consapevolezza, le complicanze di alcuni problemi di salute.
Il popolare “Giorgetto” (così lo chiama affettuosamente, durante la messa, il parroco don Ciprian Enascut, che celebra insieme a don Renzo D’Ascenzo, originario di Fontavignone) viene ricordato come «un modello di comportamento per la sua gioia di vivere, l’entusiasmo contagioso, l’attenzione nei confronti del prossimo e l’amore per il suo paese».
Non si contano le iniziative per la promozione della sua terra d’origine, dalla ricerca storica (che lo aveva portato di recente a Goriano Valli, sulle orme di frate Berardinello) alla valorizzazione delle tradizioni locali, al decoro dei luoghi, all’amore per la montagna fino alle annuali escursioni alla Santa Croce eretta sul monte Paco dai “Fontanari”. Un trascinatore in ogni iniziativa, a partire da quelle della Pro loco. Ricordata anche la passione per il calcio. Storico tifoso della Fiorentina, cofondatore del Viola club “Giancarlo Antognoni”, per lui l’omaggio, con commosse parole, del presidente Giustino Alfonsetti a nome di tutti gli associati. Ma la voce possente di Giorgetto ha risuonato per anni anche allo stadio Fattori durante le partite dell’Aquila rugby. A ogni meta neroverde, ecco accendersi il suo megafonino col celebre ritornello: «E la campana sòna/Novantanove/Din don”. «Ciao, amico di tutti», è l’ultimo saluto dalle Rocche.

