Trasacco

Fratelli gay offesi e minacciati: s’indaga per molestie telefoniche

8 Dicembre 2025

Aperto un fascicolo per le chiamate anonime rivolte ai due giovani: saranno acquisiti i tabulati. Centinaia le testimonianze di solidarietà: «Siamo molto sorpresi e rincuorati da questa vicinanza»

TRASACCO. Sui contenuti delle chiamate anonime ricevute dai due fratelli Angelini, Antonio e Vittorio, rispettivamente di 23 e 25 anni, indaga ora la Procura della Repubblica di Avezzano.

Dopo la denuncia presentata alla stazione dei carabinieri di Trasacco, è stato aperto un fascicolo per molestie telefoniche contro ignoti. Gli ufficiali di polizia giudiziaria sono già al lavoro per risalire all’identità della persona, o delle persone, che si sono rese responsabili delle telefonate degli ultimi giorni. Saranno acquisiti i tabulati per ricostruire l’ordine delle chiamate e verificare se esiste un riscontro rispetto a quanto riferito dai due giovani.

Il caso è esploso pubblicamente nella giornata di sabato, quando il sindaco Cesidio Lobene ha appreso l’accaduto e manifestato ampia vicinanza e massima solidarietà ai suoi concittadini. Dietro le minacce di morte anonime dietro il filo del telefono, gli orientamenti sessuali di Antonio e Vittorio Angelini, entrambi omosessuali. «Sporcate questo paese, se uscite di casa e vi incrociamo per strada vi ammazziamo». Quello che potrebbe essere uno scherzo di cattivo gusto, figlio del comportamento sconsiderato dei bulli, o di giovanissimi in cerca di divertimento facile alle spalle degli altri, non può e non deve essere sottovalutato. Le cronache recenti raccontano episodi drammatici che fanno riflettere. Per questo i due giovani hanno deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri. Alcune delle chiamate sono state registrate e i contenuti multimediali consegnati ai militari ai fini delle indagini. La stessa amministrazione comunale, attraverso le parole del primo cittadino ha paventato l’ipotesi di costituirsi parte civile nel caso in cui si procedesse per vie legali. Per dare una dimostrazione di condanna ferma e incontrovertibile a quanti credano di poter violare la libertà altrui.

«Stiamo ricevendo moltissimi messaggi e telefonate, anche da persone di altre regioni. Onestamente, non ce l’aspettavamo», hanno spiegato Antonio e Vittorio. «Questa vicinanza, proprio in questo momento, ci sta facendo bene. È consolante ricordare che non esistono solo persone distanti. Da noi e da quanti la pensano e amano diversamente», hanno concluso.

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