Fuga di gas, sgomberati 200 lavoratori

Allarme in due reparti della LFoundry e produzione bloccata. L’azienda: in corso indagini per capire che cosa è accaduto

AVEZZANO. Allarme per una fuga di gas alla LFoundry e due reparti dello stabilimento sgomberati. È accaduto ieri mattina intorno alle 8.20 nell’azienda tedesca che produce componenti elettronici come memorie e sensori d’immagine. I sistemi di rilevazione ambientale hanno segnalato una fuga di un gas. Si tratta del Cf46, pericoloso per l’uomo. Il sistema ha preventivamente bloccato l’alimentazione di gas ed è stato disposto un piano di evacuazione della clean room e di un’altra zona dell’azienda. I dipendenti che hanno dovuto abbandonare le zone di lavoro sono stati circa duecento. È stato disposto il trasferimento al Muster point, il punto di ritrovo utilizzato in questo tipo di situazioni. Oltre alla clean room è stata interessata dallo sgombero anche l’area plenum. Nessuno è rimasto ferito e le operazioni di evacuazione hanno funzionato alla perfezione. Lo sgombero non ha interessato gli uffici, dove gli impiegati sono rimasti in servizio. Gli esperti hanno avviato delle analisi per accertare le cause dell’accaduto e capire cosa sia avvenuto nello specifico. Dopo l’allarme, i livelli di concentrazione di gas hanno iniziato ad abbassarsi nel giro di un’ora. La situazione è tornata alla normalità intorno alle 11.

«Siamo in attesa del report, che è in fase di elaborazione, per capire che cosa è accaduto», ha spiegato Gianluca Togna, responsabile della comunicazione. È in corso la valutazione di un eventuale danno per mancata produzione. Un episodio simile, ma a causa di un blackout, era avvenuto nell’ottobre del 2014. Nello stabilimento di Avezzano lavorano circa 1.400 persone.

Pietro Guida

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