Geometra muore nello schianto in moto 

De Blasis, 36 anni, era di Civitella Roveto: dipendente della Codimar. L’impatto contro un’auto sotto gli occhi degli amici

CIVITELLA ROVETO. Sbalzato in un campo a decine di metri di distanza dopo l’impatto contro un’auto che proveniva dalla direzione opposta, sotto gli sguardi terrorizzati degli amici che erano con lui e che hanno provato a strapparlo alla morte. Alla fine su quel prato resta un lenzuolo bianco, simbolo dell’ennesima tragedia della strada. La vittima è un motociclista di Civitella Roveto, Patrizio De Blasis, 36 anni, geometra di professione, residente nella frazione di San Savino. Stava percorrendo la Provinciale 60 ieri mattina verso le 10, durante un’uscita con la moto, insieme alla sua comitiva. In un tratto nel territorio del comune di Anversa degli Abruzzi, subito dopo la galleria in direzione Cocullo, c’è stato il violento impatto. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Illeso ma sotto choc il conducente della vettura. Gli amici hanno chiamato il 118 ma tutto è stato inutile. Sul posto i carabinieri della compagnia di Sulmona che hanno eseguito i rilievi per ricostruire la dinamica.
L’INCIDENTE. Secondo una prima ricostruzione dei militari dell’Arma, alla base dello schianto fatale ci sarebbe stata un’invasione di carreggiata, all’altezza di una curva. L’impatto è stato inevitabile e dunque anche le conseguenze per il motociclista, nonostante il regolare utilizzo del casco. L’automobilista ha dichiarato alle forze dell’ordine di aver provato a evitare la moto, senza però riuscire nella manovra. Sarà la Procura di Avezzano, che ha aperto un fascicolo sulla tragedia, ad accertare eventuali responsabilità.
LA VITTIMA. Patrizio De Blasis era un vero appassionato di motori e di biciclette. In passato aveva un mezzo da cross, poi da qualche anno aveva cambiato preferendo una moto da strada. Residente a San Savino, vicino a Meta, l’altra frazione di Civitella Roveto, lavorava con la Codimar, nota ditta di costruzioni di Capistrello, dove faceva il geometra. Era conosciuto in paese e sempre disponibile con tutti. Appena aveva tempo libero saliva sulla moto o in sella alla sua bici e macinava chilometri lungo le strade. Lascia il padre Franco, la mamma Marcella e i fratelli Loredana e Alessandro. Il corpo si trova all’obitorio di Avezzano dove potrebbe essere sottoposto ad autopsia, su disposizione della magistratura, prima della riconsegna ai familiari per i funerali. La data delle esequie, che si terranno nella chiesa del paese, non è stata ancora fissata.
IL CORDOGLIO. La notizia della morte del giovane Patrizio ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Civitella e anche tutta la Valle Roveto, oltre ai colleghi della Codimar, dove il 36enne aveva molti amici. Cordoglio è stato espresso dall’amministrazione comunale. «Ci sono notizie che non vorresti mai avere», commenta il vicesindaco Pierluigi Oddi, «soprattutto quando riguardano un giovane, un amico, una brava persona. Oggi è un giorno di dolore per tutta la nostra comunità», ha aggiunto Oddi, «che si stringe forte intorno alla famiglia del caro Patrizio. Lo conoscevo personalmente, era un giovane corretto e un gran lavoratore. Un esempio per molti».
UNA STRADA PERICOLOSA. Lungo la Provinciale 60, che collega la Marsica con la Valle del Sagittario, si verificano numerosi incidenti stradali ogni anno. Si tratta di una via molto gettonata dai motociclisti, che amano tornanti e strade panoramiche, ma in passato sono stati registrati numerosi incidenti che hanno coinvolto anche auto e mezzi pesanti.
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