PRATI DI TIVO

Giro d'Italia, il Parco: "No alla montagna illuminata di rosa"

L'ente nega il permesso di "accendere" parte della vetta più alta dell'Appennino per celebrare la tappa prevista per il prossimo 11 maggio. E' polemica

PRATI DI TIVO. Il Parco del Gran Sasso nega il permesso di illuminare di rosa parte della vetta più alta dell'Appennino per celebrare la tappa del Giro d'Italia a Prati di Tivo del prossimo 11 maggio. Gli enti locali contestano la decisione e scendono sul piede di guerra.

L'iniziativa per i promotori sarebbe funzionale a veicolare l'immagine del territorio a livello internazionale attraverso i canali ufficiali predisposi da Rcs e sarebbe previsto a cento giorni dall'inizio del Giro che si terrà dal 4 al 26 maggio, con l'ottava tappa, l'11 maggio, proprio a Prati di Tivo, località turistica montana nel territorio del comune di Pietracamela. Ma il Parco ha già espresso il suo divieto all'iniziativa e gli enti locali tra cui i Gal Gran Sasso Laga hanno convocato una conferenza stampa per venerdì a Teramo.

A dar manforte al Parco scendono in campo gli ambientalisti della Soa: "Vogliono illuminare il Corno Grande per il Giro e si lamentano del divieto del Parco? A parte il disturbo alla fauna, a partire dal camoscio, facciamo notare che al Tour de France, l'evento sportivo dell'anno nel mondo, lo scorso anno nella tappa del Puy-de-Dôme è stato addirittura vietato l'accesso al pubblico negli ultimi chilometri proprio perché era un'area protetta. Un divieto che qui sarebbe stato vissuto come un dramma, lì è stato sfruttato facendo diventare la solitudine e il silenzio in cui correvano i ciclisti in uno spettacolo nello spettacolo. Si prenda esempio dal Tour invece di rischiare di trascendere nel trash ambientale".