Guerra della piscina «Gestione Verdeaqua da sospendere»

Il Comitato 99 al sindaco: va applicata la sentenza del Tar Nel mirino la contestata gestione delle corsie dell’impianto

L’AQUILA. Il presidente del Comitato 99, in una nota inviata al sindaco, alla giunta e al presidente del consiglio comunale, chiede che sia applicata la decisione del Tar che ha accolto la richiesta di sospensiva invocata dall’Associazione sportiva 99, riguardante la convenzione tra Verdeaqua e Comune. Nel mirino la gestione degli spazi nella piscina dell’impianto di Santa Barbara.

«Sono ormai ben oltre quindici giorni», si legge nella nota del portavoce Giulio Olivieri, «che il Tar ha ordinato la sospensione della delibera del 22 agosto 2016 e della conseguente convenzione stipulata tra lo stesso Comune dell’Aquila e la società Verdeaqua Smile, e, ancora questa amministrazione non dà seguito a quanto ordinato; ciò non tanto con riferimento all’espletamento di una gara di evidenza pubblica quanto almeno per la regolazione dell’utilizzo dell’impianto secondo la previgente disciplina. La cosa appare ancor più grave se si considera che, come oramai da mesi constatiamo giornalmente, oltre ai più ben gravi motivi che hanno determinato il Tar esprimersi in tal senso, esistono e sono ampiamente documentate e a conoscenza di tutti, tali e tante disomogeneità di trattamento di atleti, genitori e tecnici afferenti all’Associazione Sportiva 99 Sport rispetto agli omologhi soggetti delle altre associazioni sportive presenti nell’impianto di Santa Barbara».

«Come noto», prosegue la nota, «le corsie assegnate alla 99 Sport sono occupate costantemente da 15/20 atleti ognuna. Negli stessi orari ci sono corsie completamente inutilizzate/vuote e corsie occupate al massimo da 2/3 bambini scuola nuoto/propaganda di altre associazioni. I genitori e i potenziali clienti della 99 Sport non hanno un punto segreteria all’interno dell’impianto cui fare riferimento, al contrario delle altre associazioni sportive che hanno il loro ufficio sistemato nella hall dell’impianto. I tecnici della 99 Sport non possono usufruire degli spogliatoi riservati agli istruttori al contrario di quelli delle altre associazioni presenti nell’impianto e sono perciò costretti a utilizzare quelli in uso ai bambini con evidenti difficoltà legate alla presenza di genitori di genere diverso che accudiscono i propri figli. Il Comitato 99 – che nasce per garantire la promozione dell’attività sportiva agonistica, la fruibilità degli impianti sportivi di proprietà pubblica in favore di atleti competitivi a livello regionale e nazionale, l’accesso delle società sportive negli impianti sportivi comunali a prezzi calmierati – è portatore degli interessi degli atleti agonisti aquilani della 99 Sport che, nel caso in specie, non stanno avendo la possibilità di allenarsi in maniera adeguata rispetto alle loro potenzialità/esigenze».

La controparte, comunque, replica che il Tar ha disposto solo una sospensiva e il merito sarà discusso alla fine di gennaio. Inoltre la stessa sospensiva è stata già impugnata al Consiglio di Stato.

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