I locali chiudono a mezzanotte

Carsoli, troppe risse e schiamazzi: il sindaco ordina di abbassare le saracinesche e vieta l’alcol

CARSOLI. Risse, schiamazzi notturni e continue segnalazioni al Comune, relative ai disagi dei residenti del centro. Il sindaco corre ai ripari con il ripristino dell’orario di chiusura dei locali a mezzanotte e vieta la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche dopo la stessa ora, ma scoppia la polemica. Accade a Carsoli, a seguito dell’ordinanza 57 emanata il 31 dicembre. Centinaia anche i post lasciati sui social network, in cui i giovani minacciano di disertare i locali del Carseolano e di spostarsi in quelli dei paesi vicini. Da un lato i commercianti che lamentano che in un periodo di preoccupante crisi economica rischiano il collasso, dall’altro il sindaco Domenico D’Antonio, che riferisce come tanti cittadini appoggino la decisioneta. «Ho ricevuto centinaia di esposti», commenta D’Antonio, «da parte dei residenti del centro, che lamentano di non riuscire più a dormire per i disordini creati dai giovani che bevono troppo. Confermati dai verbali delle forze dell’ordine. Stiamo lavorando per la realizzazione anche di altri tipi di intrattenimento, come una biblioteca, un teatro e un cinema».

«Cercheremo una soluzione», aggiunge il presidente della Confcommercio di Carsoli, Giuseppe De Simone, «che concili le esigenze dei commercianti, già stretti nella morsa della crisi e che sarebbero penalizzati da una chiusura anticipata di due ore, e l’amministrazione che ha deciso di intervenire comunque a tutela della comunità». A sposare in pieno la causa del Comune è il parroco don Enzo Mazzotti, che domenica ha organizzato un preghiera per i ragazzi dipendenti da alcol e cocaina: «Bisogna mantenere alta l’attenzione sui giovani». Intanto, martedì alle 15 ci sarà un incontro in Comune tra il sindaco D’Antonio, il presidente De Simone, l’assessore al Commercio, Alessandra Testa, e il responsabile del commercio della zona Roberto Caffari. (m.t.)

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