mostra “dislocazioni” al castello orsini

Il dramma del terremoto raccontato in venti dipinti

AVEZZANO. Occhi terrorizzati che scrutano oltre le macerie, visi sconvolti che raccontano l’angoscia e il terrore, il paesaggio trasformato dal sisma, con le abitazioni crollate e una desolazione...

AVEZZANO. Occhi terrorizzati che scrutano oltre le macerie, visi sconvolti che raccontano l’angoscia e il terrore, il paesaggio trasformato dal sisma, con le abitazioni crollate e una desolazione che parla di morte e sofferenza. Più in alto, un’aquila sorvola la città di Avezzano, simbolo di rinascita e forza interiore. È un racconto per immagini quello proposto nella mostra “Dislocazioni” inaugurata al castello Orsini di Avezzano. Le otto artiste, che presentano una ventina di opere differenti per tecniche e formati, narrano i profondi mutamenti legati al sisma, che trasforma il paesaggio, disloca i paesi e sconvolge la vita. La mostra si inquadra nelle iniziative programmate in occasione del centenario del tremendo terremoto che sconvolse la Marsica il 13 gennaio 1915. Le opere sono di Isabel Aledo, Simona Liberati, Simona Gloriani, Roberta Giuliani (che è anche l’ideatrice), Michela Anselmi, Simona Barbaresi, Stefania Carè e Sandra Fiordelmondo. L’esposizione sarà visitabile fino a lunedì 26, dalle 9 alle 20, tranne venerdì quando l’ingresso è riservato ai partecipanti del workshop dell’Ordine dei geologi della Regione Abruzzo. La mostra era già stata presentata a Pescina, nell’ambito del workshop “Active tectonics, paleoseismology and archeoseismology” dell’Inqua, e al museo di geologia del Dipartimento di scienze della terra dell’Università La Sapienza di Roma, sotto il patronato della Rome University of fine arts, in occasione della Notte dei musei.

Monica Pelliccione

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