Il Palazzo Ducale pronto ad accogliere  i reperti archeologici 

Paganica, il recupero dello storico edificio costerà 2 milioni Oltre al museo sarà sede anche della delegazione comunale

L’AQUILA. Lo storico palazzo Ducale di Paganica (che dal 2016 è vincolato dal ministero dei Beni culturali) dopo la ristrutturazione sarà sede del Museo delle tecniche storiche di architettura, di un museo archeologico che potrà nascere grazie ai reperti raccolti durante tutta la sua vita dal poeta e scrittore Angelo Semeraro e della sede della delegazione municipale di Paganica (che già c’è, attualmente localizzata nella parte agibile dell’edificio). I reperti di Semeraro prima del sisma erano conservati nell’ex carcere di Paganica. Poi, anche grazie all’interessamento di un apposito Comitato nato nella frazione aquilana, sono stati portati al palazzo Ducale e ora attendono di essere esposti al pubblico. Le ipotesi sull’utilizzo futuro del Palazzo sono contenute nel progetto preliminare approvato dalla giunta comunale nei giorni scorsi. Il costo della ristrutturazione è di 2 milioni di euro (già disponibili). Ora il Comune dovrà affidare la messa a punto della progettazione definitiva e poi appaltare dei lavori.
LA STORIA. L’edificio, che si trova nel “cuore” di Paganica, fu eretto durante la seconda metà del XVIII secolo per volere del duca Ignazio Di Costanzo, nobile napoletano, che nel 1753 acquistò il feudo di Paganica dalla duchessa Faustina Mattei Orsini, principessa Santacroce. L’origine della “fabbrica” risale al 1772, anno in cui il duca si trasferì dall’Aquila a Paganica nella nuova residenza, progettata da un architetto partenopeo.
PROGETTO 2003. A seguito della sottoscrizione di un protocollo d’intesa siglato nel 2002 e integrato nel 2004 dal sindaco e dal presidente della Provincia, il Comune concesse il Palazzo in uso gratuito ventennale all’ente provinciale al fine di realizzare un museo delle tecniche storiche di architettura. L’edificio è stato sottoposto ad almeno un intervento di manutenzione straordinaria prima del 2004 e a un altro a cura della Provincia proprio per permettere l’installazione del museo.
VARIANTI DEL 2005 E 2007.Tra il 2005 e il 2007 sono state elaborate varianti in corso d’opera riguardanti la funzionalità dell’immobile poiché parte dell’edificio è stato destinato agli uffici della delegazione del Comune dell’Aquila. Per questo motivo sono stati rivisti alcuni parametri del progetto, tenendo sempre presente l’obiettivo iniziale, ossia il recupero e la conservazione del patrimonio culturale attraverso l’adeguamento funzionale e prestazionale del patrimonio edilizio finalizzato a una nuova fruizione dell’immobile e lo studio dei servizi connessi alla gestione.
DOPO IL 2009. «A seguito del sisma del 6 aprile del 2009», si legge nel documento preliminare, «la struttura ha riportato danni di entità variabile tra leggeri e medio-gravi. Un sopralluogo effettuato il 2 maggio 2009 certificava l’entità dei danni dichiarando l’edificio agibile con provvedimenti, ma consigliando anche un intervento corposo di messa in sicurezza (cerchiatura del torrino, puntellatura di volte e archi). Tra il 2011 e il 2012 venivano espletate le procedure per la redazione del progetto esecutivo e l'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del Palazzo. Tali lavori sono stati ultimati il 4 aprile 2012».
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